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Ranteghetta, il Ministero blocca Sorgenia: “Mancano dati su salute, ambiente e compensazioni

Sorgenia nei guai: anche il Ministero chiede chiarimenti sul progetto Ranteghetta. Il progetto del maxi impianto fotovoltaico “Ranteghetta”, promosso dalla società Sorgenia Renewables tra Ossona, Marcallo con Casone e Santo Stefano Ticino, subisce una brusca frenata.

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la scala Rho b&b

A comunicarlo per primo è stato l’assessore di Santo Stefano Ticino, Alessio Zanzottera, con un post su Facebook nel quale ha ripreso quello ufficiale del comune in cui è spiegato che la Commissione VIA-VAS del Ministero dell’Ambiente ha chiesto alla società una lunga serie di integrazioni e chiarimenti tecnici, a seguito delle numerose osservazioni presentate da enti locali e cittadini.

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L’intervento ministeriale rappresenta un primo, importante risultato per chi si è schierato contro il progetto, giudicato impattante e non coerente con la natura agricola e ambientale dell’area interessata. Infatti voleva trasformare il parco agricolo del Gelso nell più grande parco fotovoltaico d’Italia. La Commissione ha evidenziato numerose criticità, molte delle quali riprendono le stesse perplessità sollevate dai 3 sindaci, dai consigli comunali e dai cittadini coinvolti.
Per il contesto sulla vicenda leggi anche:

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Non c’è coerenza urbanistica e il suolo agricolo è a rischio

ranteghetta,sorgenia. Ranteghetta, il Ministero blocca Sorgenia: “Mancano dati su salute, ambiente e compensazioni - 03/07/2025
campi di mais tra Marcallo, Ossona e Santo Stefano Ticino

Tra i punti più critici sottolineati dalla Commissione ministeriale spiccano la non coerenza urbanistica e ambientale del progetto con i piani regolatori attuali, e la sottrazione di suolo agricolo con i potenziali impatti su falda acquifera e fontanili.

Un altro aspetto contestato è la mancanza di una vera valutazione dell’impatto ambientale, sanitario e paesaggistico, insieme all’assenza di proposte compensative adeguate e rispettose del territorio. In pratica, il progetto non tiene conto delle specificità del territorio agricolo né propone misure concrete per bilanciare i danni potenziali.

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Tutti i temi da chiarire in 30 giorni

parco fotovoltaico

La richiesta di integrazioni comprende ben 16 aree tematiche, tra cui anche aspetti delicati come:

  • Campi elettromagnetici e radon
  • Rumore e vibrazioni
  • Impatto potenziale sulla salute pubblica
  • Biodiversità e paesaggio
  • Sistema di accumulo dell’energia (BESS)
  • Gestione dei rifiuti da cantiere e scavi
  • Aspetti socio-economici e misure antincendio

Sorgenia ha 30 giorni di tempo per fornire una documentazione esaustiva, salvo eventuali proroghe. Tutti i dettagli tecnici delle richieste ministeriali sono disponibili qui: documento ufficiale integrale della Commissione VIA-VAS.

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La politica locale incassa il primo risultato

Le osservazioni inviate alla Commissione sono frutto di un lavoro condiviso tra amministrazioni comunali, cittadini e associazioni del territorio. Il vicesindaco Zanzottera ha sottolineato come le richieste del Ministero siano state possibili “grazie alle osservazioni pervenute nelle scorse settimane”, segno che la mobilitazione dal basso ha fatto la differenza.

Resta ora da vedere se Sorgenia riuscirà a soddisfare le richieste entro i tempi stabiliti e, soprattutto, se riuscirà a proporre una versione del progetto compatibile con le esigenze ambientali, agricole e di salute pubblica di un territorio che ha già detto chiaramente “No” alla trasformazione dei suoi campi agricoli in un parco fotovoltaico industriale.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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