Rapina in via Bartolini a Milano: iPhone tracciato e 3 marocchini in carcere
Ieri, alle 5.30 del mattino un 24enne italiano è stato rapinato in via masolino da Panicale, in zona Villapizzone. I tre rapinatori lo hanno picchiato per rubargli l’iPhone e il portafoglio, ma la polizia li ha trovarti e fermati. Erano nella zona della stazione centrale.
Cosa è successo
I tre rapinatori, due uomini e una donna, hanno avvicinato la loro vittima, all’alba di domenica 6 aprile, in via Bartolini, con la scusa di dover comprare le sigarette, gli hanno chiesto in prestito la tessera sanitaria per poter usare i distributori automatici. Alla risposta negativa del giovane, la situazione è degenerata rapidamente. Il 24enne ha tentato di allontanarsi, ma è stato inseguito dai tre fino in via Masolino da Panicale.
Uno degli aggressori gli ha fatto uno sgambetto facendolo cadere. Una volta a terra, la ragazza gli ha sfilato il portafoglio dalla tasca dei pantaloni. A quel punto gli altri due lo hanno colpito ripetutamente con calci e pugni. Prima di fuggire gli hanno portato via il telefono, un iPhone 13.
Tracciamento dell’iPhone
Il giovane, lasciato a terra dopo l’aggressione, è riuscito a rientrare a casa. Ha subito localizzato l’iPhone grazie al sistema di tracciamento e ha visto che il dispositivo si trovava nei pressi della stazione Centrale. Ha chiamato il 112 e le forze dell’ordine si sono messe sulle tracce del trio. Dopo circa un’ora e mezza, gli agenti di una volante della polizia hanno individuato e fermato i tre sospetti in stazione Centrale. Il cellulare rubato era ancora nella tasca della ragazza. Il portafoglio, invece, era sparito: la vittima aveva già provveduto a bloccare le carte, e risultava soltanto un tentativo di pagamento, andato a vuoto. Probabile che, dopo l’insuccesso, i tre lo abbiano gettato.
Accertamenti sull’età: il 16enne in realtà ha 19 anni
iI tre sono stati arrestati con l’accusa di rapina aggravata. Nonostante non ci fosse la flagranza del reato, il ritrovamento del cellulare ha reso possibile il provvedimento. I fermati sono due uomini e una donna, tutti di origine marocchina. La ragazza ha 21 anni ed è nata in Spagna. Uno dei due uomini ha 23 anni. Il terzo ha inizialmente dichiarato di essere minorenne, affermando di avere 16 anni.
La polizia ha quindi disposto un accertamento medico per verificare l’età reale del ragazzo: la misurazione delle ossa ha rivelato che è maggiorenne, con un’età stimata intorno ai 19 anni. Su di lui risultano anche diversi ingressi in comunità per minori, in passato. Al termine degli accertamenti, i tre sono stati portati in carcere. Il telefono, recuperato dalla polizia, è stato restituito al legittimo proprietario.
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