Maxi blitz europeo: chiuso Archetyp, il dark market della droga da 250 milioni di euro
Archetyp, il più longevo, ricco e organizzato mercato della droga sul dark web è stato definitivamente chiuso e il suo amministratore arrestato, insieme ad altre sette persone. Si è trattato di una operazione compiuta dalle polizie e dai magistrati di 5 paesi, e coordinata da eurojust. Un lavoro immane compiuto in un alcuni giorni d’azione internazionale, tra l’11 e il 13 giugno, ha messo fine all’attività di Archetyp, Il blitz, coordinato da Eurojust e da Europol, ha portato all’arresto del fondatore e amministratore del sito, un cittadino tedesco residente in Spagna, e di altre sette persone. In tutto, sono stati sequestrati beni per oltre 7,8 milioni di euro.
Cinque anni di traffici illeciti
Archetyp operava da oltre cinque anni ed era uno dei pochissimi marketplace a tollerare la vendita di fentanil e altri oppiodi sintetici. Contava oltre 600.000 utenti registrati, circa 3.200 venditori attivi e 17.000 inserzioni online. Secondo le stime, sulla piattaforma sarebbero transitati stupefacenti per un valore minimo di 250 milioni di euro. L’indagine ha avuto un taglio internazionale fin dall’inizio.
Gli investigatori hanno seguito il flusso di denaro, analizzato prove digitali e tracciato l’infrastruttura informatica del sito. Grazie a questo lavoro, è stato possibile individuare i server, i moderatori, e i venditori chiave del marketplace.
L’azione coordinata in cinque Stati
Oltre 300 operatori hanno preso parte alla settimana di operazioni, con interventi simultanei in Germania, Paesi Bassi, Spagna, Svezia e Romania, mentre gli Stati Uniti hanno garantito supporto operativo. L’obiettivo era colpire in contemporanea l’intera catena di gestione del sito: amministratore, staff tecnico e principali fornitori.
In Spagna, le autorità hanno arrestato l’amministratore del sito, un trentenne tedesco. Altri sette arresti sono stati eseguiti in diversi paesi europei. Gli inquirenti hanno oscurato la piattaforma e congelato asset per diversi milioni di euro, infliggendo un colpo diretto alla logistica del traffico di droga digitale in Europa.
Il ruolo di Eurojust e di Europol
Eurojust ha organizzato le attività preparatorie, le riunioni di coordinamento e la gestione delle richieste di cooperazione giudiziaria. Durante l’operazione, l’agenzia ha garantito il supporto per l’esecuzione degli Ordini europei di indagine.
Europol, invece, ha gestito lo scambio di informazioni e di reti di intelligence tra i Paesi coinvolti, svolto verifiche incrociate sui sospetti e facilitato l’identificazione degli obiettivi ad alta priorità. Nei giorni dell’operazione ha utilizzato un esperto di darknet in Germania e allestito un posto di comando virtuale per coordinare le operazioni in tempo reale tra le varie forze dell’ordine.
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