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Traffico di armi dai Balcani alla Francia: sgominata un’organizzazione internazionale

Lo scorso 18 marzo le autorità di Francia, Spagna e Bosnia ed Erzegovina hanno sgominato un’organizzazione criminale specializzata nel traffico di armi internazionale che dalla Bosnia venivano trasferite in Francia. L’indagine, nata dal sequestro di un ingente quantitativo di armi da fuoco, munizioni e granate, ha portato all’arresto di sette membri del gruppo criminale. Eurojust ed Europol hanno coordinato le operazioni, che hanno supportato l’azione con mandati di arresto europei, ordini di indagine e attività di analisi operativa. La foto è di rappresentativa, si tratta del kit di un soldato.

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L’inchiesta è partita dai Balcani

Le indagini hanno preso il via dopo il ritrovamento di un deposito di armi e munizioni in territorio bosniaco. Da lì, gli investigatori sono risaliti a un gruppo criminale attivo nel traffico di armi leggere e da guerra. I membri acquistavano le armi su marketplace illegali nei Balcani, in particolare in Bosnia ed Erzegovina, per poi farle arrivare clandestinamente in Francia, attraverso una rete logistica ben strutturata. Le autorità francesi hanno individuato diversi sospetti residenti sul proprio territorio. È stato allora che si è deciso di avviare un’azione congiunta con il supporto di Eurojust per la parte giuridica ed Europol per il coordinamento operativo.

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Blitz simultanei in tre Paesi. Il capo dell’organizzazione è ricercato

La fase esecutiva dell’operazione si è svolta in contemporanea il 18 marzo in tre Paesi: Francia, Spagna e Bosnia ed Erzegovina. Gli agenti hanno arrestato quattro persone in Francia, una in Spagna e due in Bosnia. In parallelo sono state eseguite perquisizioni in Spagna e in Bosnia per raccogliere ulteriori elementi sull’attività del gruppo. Al momento, le autorità bosniache stanno ancora cercando il principale indagato, ritenuto il vertice dell’organizzazione. Non è escluso che si trovi ancora nei Balcani.

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Le forze coinvolte

In Francia hanno operato la JIRS di Parigi (Giurisdizione Interregionale Specializzata) e l’Ufficio nazionale di polizia contro il crimine organizzato (OCLCO). In Spagna è intervenuta la Guardia Civil, la Procura dell’Audiencia Nacional e il Tribunale centrale istruttorio n. 5. In Bosnia ed Erzegovina hanno partecipato la Procura nazionale, la polizia di frontiera e il Ministero degli Interni della Repubblica Srpska, che aveva già seguito le prime fasi investigative. Supporto è arrivato anche dalla Slovenia, con la procura e la direzione di polizia distrettuale di Kranj.

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