Cacciatori di Sardegna. Blitz delle forze speciali dei carabinieri nei boschi di Varese
La sera del 9 aprile, i carabinieri della Compagnia di Saronno, affiancati dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna, hanno messo a segno un’operazione antidroga nei boschi tra Saronno e Caronno Pertusella, in provincia di Varese. L’intervento rientrava in un servizio di controllo finalizzato a contrastare lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti nelle aree verdi della zona e si è svolto con metodi militari, di cui, ovviamente, i Cacciatori di Sardegna sono esperti.
I baschi rossi e i carabinieri della compagnia hanno condotto un’operazione di pattugliamento e individuazione dell’obiettivo come se fossero nei boschi dei Vietcong. E’ uno scenario che descrive bene la realtà dei boschi del grande polmone verde lombardo, fra Milano e Varese, infestato dai venditori di morte. Per le forze speciali, quali sono i Cacciatori di Sardegna, si tratta in effetti di interventi tipici della loro specialità, quasi di routine, forse però per la popolazione civile non è ancora chiaro che per liberare i boschi dagli spacciatori è necessario l’intervento di forze speciali militari.
Avvistati tra la vegetazione

I militari si sono infatti inoltrati a piedi all’interno della fitta macchia boschiva, guadagnando posizioni strategiche da cui hanno potuto osservare i movimenti degli spacciatori. Senza essere notati, perchè completamente mimetizzati nella vegetazione, hanno documentato le inequivocabili attività dello spaccio. Fucile a tracolla e videocamera ben puntata, hanno sorpreso 2 tizi che si muovevano con circospezione nel bosco. Li hanno seguiti con attenzione fino a quando i carabinieri hanno avuto la conferma visiva della cessione di stupefacenti.
2 irregolari in manette
Quando è scattato l’intervento, i militari hanno bloccato due uomini extracomunitari, irregolari sul territorio italiano. Addosso avevano circa 100 grammi di sostanze stupefacenti, tra hashish, cocaina ed eroina, già suddivise in dosi pronte per la vendita. Durante la perquisizione sono stati trovati anche gli strumenti per il confezionamento e circa 1.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita e sequestrati.
Attesa per il rito direttissimo
I due arrestati sono stati portati in caserma e successivamente messi a disposizione dell’autorità giudiziaria. Per entrambi è stato disposto il rito direttissimo, perchè presi in flagranza. Le indagini proseguono per verificare eventuali collegamenti con altri gruppi attivi nello spaccio nella stessa area e operazioni simili diventeranno sempre più frequenti.
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