Il video dell’arresto in Colombia di Emanuele Gregorini, considerato il rappresentante della camorra e della ‘ndrangheta nella Alleanza mafiosa in Lombardia
Emanuele Gregorini, detto dollarino, latitante e presunto esponente di spicco del sistema mafioso creato in Lombardia dalle mafie storiche, è stato arrestato lunedì 17 marzo a Cartagena de Indias dalla Policia Nacional colombiana. L’operazione è stata eseguita nell’ambito del Progetto 1-CAN (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta) grazie alla cooperazione internazionale tra forze dell’ordine. Uomo chiave per la criminalità organizzata che agisce in Lombardia, Gregorini era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per partecipazione ad associazione mafiosa nell’ambito dell’indagine “HYDRA” della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Milano.
Secondo gli investigatori, sarebbe stato il riferimento per la componente camorrista nel sistema di alleanze fra le mafie, attivo in Lombardia, e avrebbe mantenuto rapporti diretti anche con la ‘ndrangheta. Questo colpo arriva dopo l’arresto di Errante Parrino all’ospedale di Magenta. Il latitante era giunto in Colombia il 2 febbraio 2025, proveniente da Panama, e aveva affittato un appartamento a Cartagena de Indias. Gli investigatori lo hanno rintracciato attraverso un lavoro congiunto tra l’Unità 1-CAN dello SCIP (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia), i Carabinieri di Milano e le autorità colombiane.
Il ruolo della cooperazione internazionale
L’operazione è stata resa possibile grazie al coordinamento internazionale tra il Reparto Operativo – Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Milano, l’Esperto per la Sicurezza a Bogotà e la Policia Nacional colombiana, attraverso il Grupo Alianzas Estratégicas – GRAOS della Direzione di Intelligence-DIPOL. Attualmente Gregorini è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria colombiana in attesa dell’avvio delle procedure di estradizione verso l’Italia. Le forze dell’ordine hanno inoltre disposto il sequestro degli apparati elettronici in suo possesso per ulteriori approfondimenti investigativi.
Un colpo alla criminalità organizzata
L’arresto di Gregorini rappresenta un successo strategico nella lotta alla criminalità organizzata transnazionale, confermando l’efficacia della collaborazione tra le forze di polizia italiane e internazionali nel contrasto ai latitanti di rilievo. L’inchiesta Hydra ha tentato di dimostrare come le varie organizzazioni mafiose che avevano scelto di operare in Lombardia si fossero alleate in un tavolo comune in cui si ripartivano gli “affari” in cui ogni organizzazione o cosca aveva un rappresentante.
In pratica, per i magistrati in Lombardia c’era una specie di onu delle mafie, estremamente pericolosa per la vita delle persone che si comportano onestamente. Si precisa che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che Emanuele Gregorini è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva di condanna. E’ una raccomandazione che si fa proprio per ribadire l’importanza della legalità.
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