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San Siro. Tenta due rapine in farmacia con pistola finta: arrestato egiziano 30enne già ai domiciliari

E’ successo in zona San Siro. Ha tentato la rapina in farmacia due volte in meno di due ore, puntando la pistola finta in faccia alle dipendenti, ma senza riuscire a prendere un euro in nessuno dei due casi. Un 30enne egiziano, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato a Milano, in via fratelli Zoia, dopo aver tentato due rapine in farmacia con una pistola scacciacani priva del tappo rosso.

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Il primo colpo alla farmacia di via Forze armate

La prima volta si è presentato alle 11:25 nella farmacia di via Forze Armate 212. Ha estratto la pistola e minacciato la dipendente, ma si è trovato di fronte a una cassa automatica antirapina, impossibile da forzare. Dopo qualche secondo di esitazione, ha desistito ed è uscito, allontanandosi prima che arrivasse una volante della polizia.

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Secondo colpo in via Fratelli Zoia

Non contento, alle 12:35 ci ha riprovato in un’altra farmacia, questa volta in via Fratelli Zoia. Stesso copione: pistola puntata in faccia alla dipendente, questa volta con il cane alzato, richiesta di soldi, ma ancora una volta la cassa blindata ha bloccato il suo piano. Stavolta, però, preso dalla rabbia, ha provato a forzarla con le mani, senza successo.

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Poi ha cercato di sollevarla per portarla via, ma il peso e il sistema di fissaggio glielo hanno impedito. A quel punto, alcuni dipendenti sono fuggiti dal negozio e hanno chiamato il 112, mentre il rapinatore si allontanava. Gli agenti, già sulle sue tracce dopo la prima tentata rapina, hanno rapidamente collegato i due episodi e sono andati a cercarlo nella zona.

Arrestato dopo il riconoscimento avvenuto  grazie alle telecamere e al tatuaggio

Il 30enne è stato individuato poco dopo grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza. Decisivo, oltre ai vestiti, è stato un tatuaggio sul dorso della mano, che lo ha reso facilmente riconoscibile. Addosso aveva quattro cartucce a salve, ma nessun’altra arma. Dai controlli è emerso che l’uomo avrebbe dovuto trovarsi agli arresti domiciliari in un appartamento di via Costantino Baroni, a casa dei genitori, dopo essere stato scarcerato il 17 febbraio.

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Il suo curriculum criminale comprende rapine, spaccio e aggressioni, e questa nuova impresa gli è costata il ritorno in carcere con la custodia cautelare.

I genitori non lo vogliono più in casa

Oltre all’arresto, per lui si profila anche la revoca definitiva dei domiciliari. I suoi genitori, ormai esasperati dal comportamento violento e ingestibile del figlio, si sono sfogati con i poliziotti enon vogliono più ospitarlo durante la detenzione. Dopo l’ennesimo arresto, il giudice sicuramente cambierà la misura e confermerà la detenzione in carcere. Anche perché non avrà più un posto dove scontarli.

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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