Prima Pagina

Milano. La Digos sta smantellando una cellula di terroristi. 2 arresti. Situazione tesissima dopo Bruxelles

E’ in corso da questa mattina all’alba una massiccia operazione antiterrorismo da parte della Digos di Milano. Gli agenti della la Polizia di Stato stanno operando sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo, e hanno appena effettuato con successo 2 arresti. Si tratta di due egiziani, di cui uno con cittadinanza italiana. Sono accusati di partecipare ad una associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo. ( foto di repertorio)

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L’operazione è stata orchestrata con grande precisione e coordinamento tra varie unità di forze dell’ordine, tra cui la Digos di Milano, il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Perugia, la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e il Servizio Centrale Polizia Postale e delle Comunicazioni. L’identità dei due arrestati non è stata resa pubblica al momento. La Digos tiene costantemente sotto sorveglianza gli ambienti in cui potrebbero nascere cellule e organizzazioni che poi potrebbero compiere attentati.

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Grida Allah akbar in viale Monza, sabato pomeriggio

Si temeva che la difficile guerra fra Israele e Hamas in Palestina, iniziata lo scorso 7 ottobre, avrebbe radicalizzato persone che sono in Italia ma hanno pensieri violenti e antioccidentali. Lo si era visto anche con l’altro egiziano, il 33enne che sabato 14 ottobre, alle 14.20, in viale Monza, si era infilato una tunica bianca e si era messo a percorrere la via tenendo in mano un corano e prendendo a calci e pugni chi gli capitava davanti. Aveva ferito 3 persone prima di essere bloccato di poliziotti di una volante. Un 53enne e un 57enne italiani e un 44enne ecuadoriano sono finiti al pronto soccorso.

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L’egiziano in tunica , dopo l’arresto era stato portato al pronto soccorso del reparto di psichiatria di un ospedale di Milano da cui era stato dimesso perchè risultato sano di mente, anche se con pensieri e atteggiamenti anti occidentali. C’è chi giura di averlo sentito gridare il motto dei terroristi, Allah akbar, mentre colpiva le ignare persone che gli si passavano accanto. In un primo momento è stato quindi indagato per lesioni aggravate, ma poi, arrivati i verbali delle testimonianze, è stato arrestato con l’accusa di “propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa”.

L’attacco di Bruxelles. Ucciso il terrorista del corano

Di ieri la notizia terribile di un attacco terroristico a Bruxelles, capitale della polizia Europea, in cui un tunisino di 45 anni, Abdelsalem L., si era messo a sparare per strada con un kalashnikov uccidendo due passanti svedesi, che indossavano la maglia della loro squadra di calcio nazionale. Infatti era in corso una partita allo stadio fraBelgio e Svezia, subito interrotta. I tifosi svedesi sono stati condotti fuori dallo stadio sotto una scorta protettiva e portati al sicuro.

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Questa mattina, quasi in contemporanea con gli arresti di Milano, è arrivata la notizia della morte del terrorista. Era stato rintracciato ieri sera a Schaerbeek, è iniziato uno scontro a fuoco con la polizia belga, in cui il terrorista è stato ferito al torace. questa mattina è stata comunicata la sua morte.

La Svezia cosa c’entra?

Dopo l’inizio dell’attacco nel web erano stati diffusi dei video in cui Abdelsalam rivendicava l’azione terroristica giustificandola come vendetta contro gli svedesi che avevano bruciato il corano. Sarà davvero quello il motivo? Avrà detto la verità? Lo scorso giugno, quindi circa 4 mesi fa, un mussulmano iracheno bruciò, a Stoccolma, un corano per protestare contro il “pensiero musulmano”. 4 mesi sono tanti per vendicarsi contro gli svedesi, per qualcosa fatto da un iracheno.

La situazione è molto tesa anche a causa della guerra fra Hamas e Israele

Ci sono luoghi di Milano in cui il numero di persone provenienti dal nordafrica, residenti e dedite alla delinquenza è così alto che potrebbero nascondere facilmente dei terroristi, dei fantasmi per la legge che mirano a portare il caos, i loro problemi di convivenza nazionale e le loro azioni di morte anche a casa nostra, quindi l’attenzione massima, in questo periodo, è più che auspicabile. Nelle prossime ore saranno diffuse sicuramente altre notizie sull’operazione odierna e su quanto le forze di polizia, lavorando in coordinamento, hanno scoperto.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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