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Viva il Cannolo siciliano Gigante di Tony Al tempio del Cannolo di Corbetta ( e anche quelli delle altre misure)

Il cannolo siciliano è una delle grandi specialità tradizionali della pasticceria siciliana e come tutte le grandi specialità è inimitabile. Solo le mani esperte di chi la conosce profondamente, nelle sue varianti e nelle caratteristiche dei suoi ingredienti, sanno ricreare la combinazione di sapori e sensazioni che la tradizione di secoli hanno selezionato. Il cannolo siciliano è stato ufficialmente riconosciuto e inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MiPAAF).

In Lombardia, uno dei luoghi dove si può gustare il vero cannolo siciliano è Al tempio del cannolo a Corbetta, in via Villoresi 35/B, in provincia di Milano, dove Tony prepara i cannoli con una ricotta grezza e poco zuccherata, uno ad uno, sempre riempiti al momento e con le guarnizioni personalizzate, fra cui Cioccolato, pistacchio di Bronte, nocciole di Soverato di Cuneo e mandorle di Avola e le intramontabili ciliegie e scorzetta d’arancia. Le cialde sono artigianali e arrivano direttamente da Trapani ogni 10/ 15 giorni circa.

Guarnizioni per il cannolo siciliano di Al tempio del Cannolo, via Villoresi 35/B, Corbetta, Milano
Al tempio del Cannolo di Corbetta. Le guarnizioni

Al Tempio del Cannolo si trova il cannolo siciliano in vari formati, dal micro, di soli 4 centimetri alla versione XL da 26 centimetri, ma c’è anche il Cannolo Gigante da oltre 45 centimetri di lunghezza. Questo super cannolo è ideale come dolce originale per le ricorrenze speciali, come compleanni, anniversari e cerimonie, o semplicemente per trascorrere momenti speciali e felici in famiglia, con gli amici. Al tempio del Cannolo si possono trovare anche altri prodotti caratteristici della Sicilia

Cannolo Siciliano Gigante. Al tempio del Cannolo, via Villoresi 35/B Corbetta (Milano)

La Leggenda del Cannolo Siciliano

In origine i cannoli erano preparati in occasione del carnevale, ma col passare del tempo la preparazione ha perso il suo carattere di occasionalità e ha conosciuto una notevolissima diffusione su tutto il territorio nazionale, senza perdere la caratteristica della sicilianità. Una leggenda narra che la ricetta del cannolo siciliano fu inventata dalle donne dell’harem del Castello delle Donne del Signore, nel tempo in cui si chiamava Qalc’at al-Nissa. Oggi la chiamiamo Caltanissetta.

A Catalnissetta, secondo la tradizione tramandata fino a noi, gli emiri saraceni tenevano i propri harem. Le concubine avrebbero creato il cannolo creato forse come omaggio vagamente fallico ai propri uomini. Secondo altri fonti, invece, il cannolo siciliano deve il proprio nome a uno scherzo di carnevale, che consisteva nel far uscire dal cannolo la crema di ricotta al posto dell’acqua. Cannolo è un termine della lingua siciliana che indica una tipo di rubinetto. Il dolce nato a Caltanissetta, deve comunque gran parte della sua notorietà e la diffusione planetaria ai pasticceri siciliani, che hanno contribuito a stabilizzarne la ricetta, rispettandone le piccole varianti locali e rendendola così come la conosciamo oggi.

Un pensiero su “Viva il Cannolo siciliano Gigante di Tony Al tempio del Cannolo di Corbetta ( e anche quelli delle altre misure)

  • cu mangia cannoli nun mori mai, Francosi

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