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Il compleanno degli agenti segreti sul Lago Maggiore. I rapporti fra le agenzie di Italia e d’Israele

Il naufragio della Gooduria, la barca affondata il 28 maggio nel lago Maggiore, ha reso visibile che esiste un’attività degli agenti segreti italiani con il servizi segreti israeliani. La versione ufficiale è che erano insieme sulla barca solo per festeggiare il compleanno di uno di loro.

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Per quanto generalmente gli italiani non siano un popolo di persone particolarmente intuitive, anche a noi è difficile credere che i “colleghi” di due organizzazioni così diverse siano diventati così amici da invitarsi reciprocamente a compleanni o ad altre festività di famiglia. Una barca in mezzo ad un lago è un luogo perfetto per evitare le intercettazioni con microfoni direzionali, anche se sembra che la riunione sul lago sia stata il focus finale di incontri avvenuti nei giorni precedenti a Milano.

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La barca affittata a nome di una comitiva di turisti inglesi, la velocissima sparizione degli altri partecipanti da hotel e dai pronto soccorsi, ha reso la situazione abbastanza chiara. Spiace ovviamente per quei 4 morti che, con le loro storie drammaticamente reali, ci portano fuori dall’atmosfera da film in cui questa storia ci aveva fatto cadere. Sono persone con famiglie che stanno vivendo una grave tragedia e ha fatto bene , lo stato italiano, a ricordarci con la delicatezza del necrologio sul sito del governo, di questa circostanza.

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Senza quel necrologio, però, non avremmo saputo nulla. Ora sappiamo che le riunioni fra agenti dei servizi segreti di diverse nazioni avvengono ancora di persona e sono chiamate compleanni. Facendo un facile collegamento concettuale si tratta probabilmente di riunioni annuali di routine.

Aise e AISi, i due servizi di intelligence italiani

Con il recupero delle ultime due salme da parte della squadra sommozzatori dei vigili del fuoco del comando provinciale di Milano si sono conosciute le identità di 3 delle quattro vittime del naufragio. Le ha diffuse Rainews, cui non è sfuggito il necrologio del governo. Le due agenzie dell’intelligence italiana fanno riferimento a due sole autorità politiche: la presidenza del consiglio e il cosapir, il comitato di controllo del parlamento. I servizi segreti italiani sono molto poco segreti. Hanno un loro sito internet in cui c’è anche una sezione dedicata alle spie famose e una sezione aperta al reclutamento.

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Nella sezione Lavora con Noi è aperto il bando di assunzione. Durerà fino al 30 giugno 2023. Fra le caratteristiche richieste c’è l’attitudine alla riservatezza. E’ tutto comunque molto lontano da nostro immaginario del mondo dello spionaggio. Ci sono due agenzie. Una si occupa delle informazioni interne e l’altra di quelle estere e ogni anno è organizzata una relazione pubblica diretta al governo e ai giornalisti, il cui video è diffuso su youtube.

La mattina del 30 maggio

Open, la testata diretta da Enrico Mentana, ieri mattina ha reso noto che la quarta vittima era Shimoni Erez, un agente dei servizi segreti israeliani in pensione e che l’uomo era in Italia, sulla barca, per festeggiare anche lui il compleanno di uno dei colleghi. Sempre dalle notizie diffuse da Open, la barca, che era chiamata Gooduria, ma il cui nome ufficiale era Love boat, avrebbe potuto trasportare 15 persone mentre i prenotati per la gita erano 23.

Alla fine a bordo però erano 21, più lo skipper e sua moglie. 8 in più rispetto a quanti la barca poteva trasportarne in sicurezza. Dal punto di vista della sicurezza è stata una grande mancanza, se con sicurezza si intende anche l’eliminazione del rischio. Di questi aspetti si sta però occupando la procura di Busto Arsizio che la tratterà nello stesso modo in cui tratterebbe qualsiasi altro incidente simile. Non si può negare, però, che la circostanza pesi molto sulla figura fatta. E’ normale chiedersi come mai delle persone che si occupano della nostra sicurezza nazionale possano essere state così imprudenti da salire su una barca sovraffollata.

Gli ospiti israeliani ieri mattina erano già volati verso Tel Aviv. Israele li ha evacuati con un jet per voli sensibili. Gli italiani, dopo essere stati dimessi dal pronto soccorso, sono tornati dai loro luoghi di provenienza.

Gli agenti segreti e i giornalisti

Nella mia immaginazione gli agenti segreti italiani (Aise e Aisi) non somigliano a James Bond. Li vedo più simili a degli impiegati che raccolgono informazioni, le classificano, le scambiano, ne fanno rapporti e relazioni, e cercano di essere informati su quanto succede nel mondo. E’ un lavoro simile a quello dei giornalisti, ma è diverso l’uso delle notizie. Gli agenti segreti le tengono riservate e le consegnano a pochi, i giornalisti invece le divulgano immediatamente dopo averle sapute, il più velocemente possibile.

Nella relazione 2022 dell’Aise si fa riferimento a rapporti fra Italia e Israele solo a causa della missione Nato Unifil, che è a conduzione Italiana e riguarda la sicurezza in Libano. E’ una ipotesi, ma stando così le cose possiamo pensare legittimamente che il motivo per cui 21 agenti segreti, 13 italiani e 8 israeliani, fossero a bordo della barca sul lago Maggiore, riguardasse una discussione su questo argomento.

La relazione dice: “Il partito sciita Hizballah si conferma, in tale quadro, uno dei principali attori libanesi e interlocutore nella gestione dei più importanti dossier in ambito politico, economico e securitario, rappresentando, allo stesso tempo, un attore ostile nei confronti di Israele. Di significativa importanza, in tal senso, le attività e l’impegno del Contingente militare italiano a supporto della missione UNIFIL presente nel Sud del Libano. Infine, positivo aspetto per gli equilibri regionali è stata la sottoscrizione di un accordo tra Libano e Israele sulla ripartizione dei confini marittimi”.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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