MagazineCucinaLa cucina di Daniela

La ricetta del Bonett de lattimel: la pannacotta milanese

Nella cucina borghese milanese spesso si sostituiva al latte, per le stesse preparazioni, la panna, che veniva utilizzata anche per addensare salse, sughi e fondi di cottura di vario tipo e per il condimento dei tortelli e delle paste farcite, oltre che come specialità dolciaria autonoma nelle castagne con la panna, nel tipico lattimel accompagnato ai cialdoni, uno dei più diffusi dessert sulle tavole borghesi dell’inizio del secolo scorso, o nella panna cotta, aromatizzata con rosolio o maraschino.

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la scala Rho b&b

Ingredienti per il Bonett de lattimel:

zucchero raffinato, bianco gr. 300;
colla di pesce  gr. 20;
un baccello di vaniglia;
mezzo litro di latte;
un quarto di litro di panna freschissima;
olio di mandorle;
ciliegine candite o violette candite;
rosolio o maraschino;

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milanese. La ricetta del Bonett de lattimel: la pannacotta milanese - 12/08/2014

Mettere lo stampo da budino che si userà in ghiaccio. In un tegamino mettere lo zucchero, il baccello di vaniglia e il latte, porre sul fuoco e dal momento del bollore cuocere per 15 minuti mescolando continuamente. Levare dal fuoco e aggiungere la colla di pesce precedentemente ammollata nell’acqua, facendola sciogliere bene.

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Lasciar raffreddare. Montare a neve ferma la panna, e unirla al latte mescolando delicatamente per non smontarla. Ungere lo stampo da budino con l’olio di mandorle, versarvi il composto di latte e panna e porre a gelare per almeno 12 ore. Trascorso questo tempo rovesciarlo su un piatto di servizio, guarnirlo con i canditi scelti e irrorarlo con il liquore preferito. Si serve normalmente con cialde di biscotto. (Fonte foto: Zyance su commons.wikipedia)

Nota della redazione
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Daniela Mari Griner

Daniela Mari Griner è nata a Milano ma vive da sempre a Casorezzo. Si è sempre interessata di cucina, milanese e lombarda in particolare, grazie alle nonne, al nonno materno e ai genitori, mamma cuoca sopraffina e papà ottimo assaggiatore. Finito il liceo classico e iniziata l’Università, abbandona questa per dedicarsi alla sua passione, la cucina appunto, e ha la grande fortuna di venire assunta come redattrice nella più prestigiosa rivista di cucina “La Cucina Italiana”, allora sotto la guida delle mitiche sorelle Gosetti. Qui partecipa alla stesura delle ricette, sia innovative sia tradizionali, alla ricerca delle radici delle stesse e sviluppa la sua conoscenza della cucina di Milano e del territorio circostante, conoscenza e ricerca che proseguono anche dopo aver lasciato la rivista e che continuano nel tempo sino ai giorni nostri

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