Housing sociale: a Corbetta un progetto innovativo dell’asilo Mariuccia per l’autonomia delle donne vittime di violenza
Si è svolta questa mattina a Corbetta l’inaugurazione delle prime cinque unità abitative del progetto di housing sociale “Apta Mihi”. L’iniziativa, promossa da Fondazione Asilo Mariuccia, è dedicata a donne con bambini vittime di violenza che escono dai percorsi di accoglienza residenziale educativa. Il Comune di Corbetta è il primo a sostenere il progetto, che punta a coinvolgere altre amministrazioni lombarde nella ristrutturazione e gestione di immobili destinati a questa finalità.
Cinque appartamenti per una nuova autonomia
L’Amministrazione Comunale ha messo a disposizione cinque appartamenti, che potranno ospitare fino a 15 persone tra mamme e figli. Le unità, ristrutturate grazie al contributo di aziende del territorio e ai fondi di Fondazione Asilo Mariuccia, comprendono due trilocali, due bilocali e un monolocale. Gli interventi hanno riguardato impianti, bagni, cucine, infissi e arredi, garantendo abitazioni confortevoli e sicure.
Il progetto Apta Mihi ha un valore complessivo di 93.000 euro ed è stato sostenuto da Fondazione Monte di Lombardia e da una raccolta fondi che ha coinvolto oltre 500 donatori, tra cui l’azienda Sopra Steria.
Un aiuto concreto per un nuovo inizio
Le donne ospitate riceveranno un supporto economico iniziale per la gestione delle utenze, mentre la Fondazione effettuerà valutazioni periodiche per garantire una rotazione equa nelle assegnazioni. Al termine del periodo di permanenza, le beneficiarie potranno accedere ad alloggi ALER a canone agevolato o raggiungere una completa autonomia abitativa.
“Siamo orgogliosi di inaugurare questi cinque appartamenti, un ulteriore passo avanti per supportare donne e minori con un passato di violenza”, ha dichiarato Emanuela Baio, Presidente di Fondazione Asilo Mariuccia. “Grazie alla collaborazione con il Comune di Corbetta e al sostegno di tanti donatori, possiamo offrire un futuro libero a queste donne”.
Soddisfatto anche il Sindaco Marco Ballarini: “Siamo il primo comune della Lombardia a partire con questo progetto, fondamentale per dare una risposta concreta alle vittime di violenza. Grazie a questa iniziativa, donne e bambini potranno vivere in un luogo sicuro e ricostruire la loro vita”. L’AD di Sopra Steria Italia, Stefania Pompili, ha sottolineato il valore sociale dell’iniziativa: “Crediamo che tecnologia e solidarietà possano contribuire a costruire un futuro più equo e inclusivo. Continueremo a sostenere progetti come questo, che offrono nuove opportunità di autonomia e dignità”.


