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Tour della natalità: perchè non si fanno più figli? Per Papà Separati il terrore è quello della separazione

Ernesto Emanuele, presidente dell’Associazione Papà Separati APS e Associazione Famiglie Cristiane sarà presente al convegno al tour della natalità sugli Stati Generali della Natalità a Milano, Piazza Lombardia, venerdì 13 dicembre 2024.

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Gli Stati Generali della Natalità sono un’importante opportunità per mobilitare e coinvolgere attivamente il territorio nella ricerca di soluzioni efficaci per affrontare la crisi demografica che affligge il nostro Paese. Come ogni anno, sociologi e studiosi analizzeranno l’andamento demografico e spiegheranno i motivi che hanno portano l’Italia all’attuale livello di denatalità. L’annunciata presenza di personalità e di esperti dà lo spunto al presidente Emanuele a sottoporre alla riflessione collettiva i motivi che ritiene, per la sua lunga esperienza di osservatore, che stanno alla base del fenomeno del cosiddetto “inverno demografico” e le proposte di politiche utili nel tentativo di avviare un’inversione di rotta.

Ernesto Emanuele, presidente delle Associazioni Famiglie separate cristiane APS e di Papà separati APS, Ambrogino d’Oro 2020 del Comune di Milano, afferma: “Nella locandina del Convegno si parla di asili che non ci sono, difficoltà economiche, lavorative ed abitative, la mancanza di seri aiuti alle famiglie e di madri che devono conciliare il lavoro con i figli. Quindi niente di nuovo. La responsabilità di questo trend negativo è nel modo in cui sono applicate le leggi sulla famiglia. Tutti sanno che i matrimoni, civili o religiosi che siano, e anche le unioni senza matrimonio, non sempre durano per la vita.

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Alla luce dell’aumento delle separazioni coniugali e delle loro conseguenze, i giovani non mettono a rischio il proprio futuro e nel loro progetto di vita non appare, come per tradizione, la voce “figli”. A queste incertezze della coppia si aggiungono, in caso di separazione, per la donna i tempi lunghi dei tribunali nel dirimere le separazioni e per gli uomini il rischio di perdere la casa su cui magari grava un mutuo, che dovranno continuare a pagare, e di finire così in povertà.

Il 52,8% dei padri separati non vedono i figli

E’ questo il motivo per cui in Italia i giovani non vogliono rischiare il proprio futuro avendo figli. D’altro canto i numeri delle statistiche non sono confortanti: in caso di separazione, il 52,8% dei papà separati non vedono mai i figli, mentre il 22,7% li vede solo qualche volta al mese; di questi, solo il 14,6% vede regolarmente i figli in percentuale minore ha pari diritti con la madre.

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Questo è il contesto – continua l’ing. Emanuele – in cui va inquadrata la famiglia contemporanea: dovendo fare i conti con tutti gli aspetti enunciati, la propensione ad avere figli è ridotta ai minimi termini. Se si fa eccezione di chi vive la separazione, né la politica né i media affrontano questi problemi che sono alla radice del fenomeno della denatalità, che sembra ormai irreversibile.

In Italia, dal 1975, anno di approvazione della legge sul divorzio, ci sono stati 3 milioni e mezzo di separazioni, quindi in Italia ci sono circa 7 milioni di persone separate, e molte di queste sono ridotte in povertà, hanno perso la casa coniugale rimasta alla ex-moglie ma continuano a pagare il mutuo, sono costretti a vivere in auto oppure a tornare a casa dai genitori. Tantissimi perdono le speranze, molti pensano al suicidio e alcuni lo compiono come atto estremo: si contano n media 300 suicidi all’anno in Italia di padri separati.

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Un dramma nel dramma che non può essere ignorato

Le associazioni Famiglie Separate Cristiane, Papà Separati, Mamme Separate-Donne nella Separazione si battono per cambiare questo sistema. Tutti dovrebbero essere uguali di fronte alla legge e non è accettabile un sistema sbilanciato che alimenta tutti i giorni rabbia e frustrazione. Ad un convegno importante cui partecipano personalità illustri non si può ignorare questi elementi che creano incertezze e dubbi su futuro della famiglia.

L’istituto del matrimonio inoltre, è reso difficile dalle leggi che non favoriscono la costruzione della famiglia. La povertà interessa fasce sempre più ampie della popolazione con il problema dell’abitazione dai costi insostenibili. Un padre è sottoposto ad una serie di pesi ed incombenze che vanno oltre a quelli della famiglia.

E’ acclarato che, in fase di separazione, molte denunce da parte della ex moglie risultano false e strumentali per fini economici, ma prima che venga sentenziata la sua innocenza, l’uomo è allontanato dalla casa, gli viene negato di frequentare i figli e intanto deve continuare a pagare le spese e l’eventuale mutuo. Le conseguenze sono: frustrazione, umiliazione, perdita della dignità nei confronti dei figli, oltre alla condizione di povertà.

Ernesto Emanuele, presidente delle associazioni Famiglie cristiane e Papà separati, è un imprenditore prestato al volontariato che da 35 anni si occupa di questi problemi. Avvenire lo ha definito il “papà dei separati italiani”. Nel 2020 ha ricevuto il premio Ambrogino d’oro dal Comune di Milano.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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