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La verità nelle tracce. 120 anni di polizia scientifica. Una mostra didattica al museo della Scienza e della tecnologia

Le parole del questore di Milano Bruno Megale presentano benissimo la mostra sull’evoluzione dei metodi della polizia scientifica, e i suoi progressi, dal tempo della fondazione della specialità sino ad oggi. “Siamo cresciuti con il mito di CSI”, ha ricordato il questore “ma qui si mostra cosa siamo e cosa facciamo noi”. La mostra La verità nelle tracce aprirà domani, 13 dicembre, al museo della scienza e della tecnologia di via Olona a Milano. Si tratta di una mostra divulgativa, che vuol far conoscere al grande pubblico il lavoro di una branca importante del lavoro degli investigatori.

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Alla presentazione di oggi organizzata per i giornalisti e per gli addetti del settore hanno partecipato anche il dott. Luigi Rinella, direttore della direzione centrale per la polizia scientifica e la sicurezza cibernetica. La mostra è promossa dalla Gabinetto regionale della polizia scientifica Lombardia.

Storia e futuro nella mostra

  • polizia scientifica,La verità nelle tracce. La verità nelle tracce. 120 anni di polizia scientifica. Una mostra didattica al museo della Scienza e della tecnologia - 12/12/2024
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La mostra, intitolata “La verità nelle tracce. Oltre 120 anni di Polizia Scientifica”, sarà visitabile fino al 26 gennaio 2025 e propone un affascinante viaggio multimediale attraverso la storia e i progressi della Polizia Scientifica, dall’istituzione della prima scuola del settore nel 1903 fino alle più recenti innovazioni. Organizzata in sette ambienti distinti, ciascuno con un colore e un tema specifico, l’esposizione conduce i visitatori alla scoperta delle tecniche e dei metodi adottati dagli investigatori forensi nel tempo.

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Un esempio sulla procedura di raccolta e analisi delle impronte digitali in esterno e di come abbiano velocemente risolto un caso è quella del terrorista di Berlino, Anis Amri, ucciso in uno scontro a fuoco durane un casuale controllo dei documenti all’esterno della stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni, a Milano nel dicembre 2016.

Guidati dalla narrazione del giornalista Gianluigi Nuzzi, i visitatori potranno approfondire argomenti come l’identificazione dattiloscopica, le tecniche di ripresa per l’ordine pubblico, l’analisi delle tracce genetiche, chimiche e balistiche, e la ricostruzione virtuale delle scene del crimine. Tra gli spazi più suggestivi, l’ambiente dedicato alla scena del crimine permette di osservare le tracce latenti e le procedure di qualità applicate durante le indagini. Il percorso include anche esempi storici, come la ricostruzione 3D della testa del pittore rinascimentale Lorenzo Lotto, e approfondimenti su eventi emblematici, come la strage di Via Palestro e le indagini sull’omicidio Moro.

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Una intera stanza è dedicata esempi di metodi di ricostruzione tridimensionale e multimediale dei fatti e degli incidenti, analizzati tramite modelli precostruiti di Intelligenza artificiale. Ci si trova il video della ricostruzione della dinamica del deragliamento di Pioltello, avvenuto il 25 gennaio 2018. Poco prima, a proposito delle analisi scientifiche, si può trovare la storia di un omicidio che proprio per la capacità deduttiva basata sulle analisi scientifiche effettuate dalla polizia specializzata, si è stabilito che quello che in un primo momento era stato giudicato come un omicidio intenzionale, era in realtà il tragico esito di una lite fra fratelli.

Fra le storie che si trovano nella mostra, alcune sono state raccontate anche dalle nostre pagine. La mostra, che mira a coinvolgere il pubblico in modo interattivo e didattico, è stata resa possibile grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo e del Gruppo San Donato. Il biglietto d’ingresso al museo comprende l’accesso all’esposizione, offrendo un’opportunità unica per esplorare le discipline forensi e il lavoro degli esperti della Polizia Scientifica.

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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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