L’omicidio di via Panigarola a Milano maturato in un triangolo passionale. Arrestati i 2 amanti
Si torna a parlare dell’ultimo omicidio avvenuto a Milano, quello dell’ uomo di 70 anni trovato morto nel suo appartamento in via Panigarola. La polizia di stato ha arrestato la convivente brasiliana, di 49 anni, e il suo amante, un italiano di 36 anni. L’omicidio pare essere maturato all’interno di un triangolo passionale.
Le indagini della squadra mobile di Milano erano iniziate lo scorso 25 Aprile quando la quarantanovenne brasiliana aveva chiamato il 112 dicendo che il suo convivente era stato aggredito da due marocchini arrivati nell’abitazione per vendere la vittima una dose di droga. Il corpo del settantenne era disteso a terra in camera da letto ed era stato colpito ad almeno 10 coltellate.
Secondo quanto aveva riferito la donna, la lite fra la vittima e i marocchini sarebbe nata a causa di un debito di 70 euro relativo a delle vendite di stupefacenti che non erano state pagate. Le indagini svolte dalla squadra mobile di Milano, però, hanno accertato una storia molto diversa. Sin Dai primi momenti, la polizia scientifica ha effettuato un primo e accurato sopralluogo nell’appartamento di via Panigarola al Corvetto.
L’analisi di quanto aveva rilevato la polizia scientifica, la visione di numerosi filmati delle telecamere della zona, l’ascolto di persone informate e anche le attività di intercettazione seguenti all’omicidio, hanno permesso di stabilire che momento della morte dell’uomo nell’appartamento non c’era nessun marocchino. Hanno però dimostrato che in casa era entrato l’amante 36enne della 49enne brasiliana.
L’ipotesi del movente passionale
La squadra mobile ci dice che le indagini sono attualmente allo stato preliminare Ma che hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due è che verosimilmente l’omicidio maturato in un contesto di carattere passionale. La 49nne e il 36enne sono stati ritracciati e Fermati mentre si trovavano in una tenda di fortuna montata nei giardinetti di via Virginio Ferrari. La tenda è l’attuale dimora della donna, dato che l’appartamento dell’anziano è sotto sequestro in quanto luogo del delitto e, in ogni caso, difficilmente potrà tornarvi a vivere.
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