Vanzaghello. La Guardia nazionale prepara il settimo carico per l’Ucraina

Ogni settimana dalla stazione di Vanzaghello Magnago, sede del distaccamento della Guardia Nazionale, parte un carico di aiuti per l’Ucraina. In preparazione il settimo che partirà la prossima settimana. Per chi vuol partecipare, oggi venerdì 13 maggio e domani 14 maggio, dalle 17, oltre che nei pomeriggi del martedì e del giovedì, i volontari della Guardia Nazionale saranno in stazione, oltre che per garantire il presidio , anche per raccogliere le donazioni da inviare in Ucraina.

La guerra, anche se sulla vicenda sembra essere sceso un incredibile silenzio, continua. L ‘invasione dell’Ucraina da parte della Russia continua a mietere vittime. Ci sono molte cose che si pensano ovvie ma che non lo sono affatto. E’ normale e naturale che chi ha casa sua invasa da un esercito nemico si difenda in ogni modo, sia se è un civile sia se è un militare. C’è chi accusa i civili ucraini di partecipare alla guerra, ma mettendola in un modo molto più pratico è come se, quando qualcuno tenta una rapina, la vittima fosse accusato di sbagliare a difendere sé stesso e i suoi beni perchè non è un carabiniere.

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Quando si tratta di legittima difesa e della conservazione della vita, e anche delle possibilità di sopravvivenza, chi è attaccato è la parte più debole e va difeso con ogni mezzo. L’aiuto alla gente in Ucraina è dovuto, non per una presa di posizione politica, ma perchè sono stati attaccati, perchè hanno perso tutto e perchè potremmo essere al loro posto. Si chiama solidarietà umana.

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La spedizione

guardia nazionale,ucraina,sos. Vanzaghello. La Guardia nazionale prepara il settimo carico per l'Ucraina - 13/05/2022

Una parte del prossimo carico è già pronta. Come nelle precedenti spedizioni, su ogni scatola sarà applicato il cartellino distintivo della Missione Umanitaria SOS Ucraina, per superare i controlli doganali e quelli dei check point. Le scatole contengono cibo a lunga conservazione, abiti prevalentemente estivi, sacchi a pelo, salviette umidificate, scarpe antiinfortunistiche e materiale medico destinato a quei soccorritori che sono in grado di recuperare i feriti, civili o militari che siano, durante un attacco, mentre cadono le bombe o volano i colpi di mitragliatrice. E’ gente che rischia la propria vita per salvare quella del prossimo.

Le difficoltà con i filtri dell’acqua

Nonostante non si abbiano molte difficoltà a trovare cibo, o abiti e a inviarli, ci sono delle grosse difficoltà nell’approvvigionamento nel materiale per la sopravvivenza. Caschi di protezione, giubbotti antiproiettile e anti scheggia sono introvabili in Europa e costano quasi tre volte in più rispetto a prima della guerra. Lo stesso vale per i filtri dell’acqua.

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Si tratta di dispositivi portatili che permettono di rendere potabile tutti i tipi di acqua. Le bombe hanno distrutto gli acquedotti, le fontane e i pozzi. Fino a che c’era la neve, chi fuggiva la raccoglieva e, scaldandola, riusciva a procurarsi l’acqua da bere. Ora che in Ucraina si è nel pieno del disgelo e il terreno è diventato una fanghiglia piena di pozzanghere. l’acqua pulita è una rarità. Nessuno avrebbe pensato di dover parlare dell’Ucraina in questi termini, con persone come noi, che lottano per trovare una goccia d’acqua.

La mancanza di acqua

Una delle famiglie arrivate al centro di aiuto con cui la Guardia Nazionale è in contatto, ha raccontato che mentre fuggiva dal Donbass era rimasta senza acqua e con nessuna possibilità di procurarsela. Ha trovato una casa abbandonata da altri fuggitivi, ma l’acqua non c’era. La casa aveva però i caloriferi. Li hanno aperti e hanno bevuto l’acqua ristagnata nelle tubature. Con quella scorta sono riusciti ad arrivare fino al Dnpr, per poi risalirlo in cerca di aiuto, e di un posto in cui fosse possibile riorganizzare la loro vita. Queste sono le condizioni in cui vivono oggi gli ucraini ed è il motivo per cui c’è bisogno di inviare dei filtri per l’acqua.

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Ilaria Maria Preti

Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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