Camminare lungo i binari della ferrovia. Elettrificante stupidità che può diventare ricchezza per qualcuno

Stazione ferroviaria di Vanzaghello. Sono in molti ad avere la mania di attraversare i binari della ferrovia dopo l’arrivo del treno in stazione. Le probabilità che ci sia un incidente sono molto alte, eppure le persone continuano a considerare un treno alla stregua di un autobus e i binari come se fossero delle strisce pedonali. Eppure essere colpiti da un veicolo che pesa diverse tonnellate e che viaggia a 50km orari, non mi sembra un’esperienza piacevole.

La mia vita è spesso divisa in ruoli. Un momento sono una volontaria della Guardia Nazionale, con dei doveri precisi, e un altro una giornalista che ha un senso della notizia impossibile da contenere e pochi scrupoli. Generalmente non ho difficoltà a gestire questi due ruoli, se non quando mi trovo davanti a chi attraversa i binari alla stazione di Vanzaghello.

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Non vorrei sembrare cinica ma il valore economico e quello dei diritti d’autore su foto o su video di persone investite da un treno sono altissimi. Quindi quando consiglio caldamente a qualcuno di non attraversare i binari, specie se hanno bambini per mano o biciclette in spalla, salvo vite ma perdo quattrini.

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Il Video

Quando riguardo i video che registro durante il servizio penso a cosa avrei guadagnato se in quel momento fosse arrivato un cargo, oppure se chi camminava lungo i binari cadeva o si prendeva una scarica di elettricità statica sulle gambe.

C’ è una persona che arriva a Vanzaghello con il treno delle 18.26, percorre la banchina della stazione e, non appena il treno parte, scende sulla massicciata dei binari, se ne frega tranquillamente dei richiami, e si incammina lungo i binari, per poi attraversare lontano dalla stazione e scavalcare un pezzo della rete rotta ed entrare non vista a Vanzaghello. Infatti, da quella posizione si può raggiungere via Novara senza passare dai varchi che si trovano in via Roma.

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Ecco, guardate il video e immaginate l’arrivo del treno. Per non sentire le mie urla vuol dire che è sorda o che aveva le cuffie con la musica ad alto volume nelle orecchie. Non avrebbe sentito il treno. Per ora è stata fortunata. Non è neppure ancora caduta sui binari, nè ha preso la scossa, ma è certo che al ripetere un’azione così pericolosa si alzano ogni volta le probabilità dell’incidente.

Spero di essere perdonata per il mio cinismo. Continuerò a tentare di impedirle di attraversare i binari, ma quando il treno la investirà ci sarà sicuramente un video e le foto sui giornali, e io, per merito della sua stupidità, metterò via un buon gruzzoletto.

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Il sottopasso

C’è chi si lamenta del sottopasso della Stazione e lo trova pericoloso. In realtà non è preicoloso se viene usato. Se all’arrivo del treno, o quando si reca in stazione, la gente utilizza il sottopasso con regolarità, e li usa magari anche solo per passare da Magnago a Vanzaghello in bicicletta o a piedi, chi li vuol utilizzare per nascondercisi o per fare la pipì se ne andrà e cercherà altri posti. Non vogliono essere visti mentre si scambiano la droga o mentre si drogano o mentre fanno pipì. Più gente normale usa il sottopasso, più il sottopasso diventerà sicuro e pulito, in modo naturale, che è poi quello che è poi quello che vorremmo tutti.



Ilaria Maria Preti

Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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