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Per favore, smettete di fare tamponi per il cenone

Covid 19. E’ difficile essere ascoltati quando domina l’isteria. In questi giorni ho la sensazione di trovarmi in un paese governato e abitato da termiti che corrono ovunque senza senso logico. Corrono infatti tutti fare il tampone, anche se stanno bene, per andare al cenone e per andare in vacanza, con il risultato che in tanti si scoprono positivi, innescando così le quarantene, per loro e per i loro amici e parenti, che rovinano davvero il capodanno.

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Ricordando il 2020 e il 2021

Il disastro del 2020, la mancanza di mascherine chirurgiche vendute a peso d’oro, gli scandali come quello dei banchi a rotelle, il sollievo dato dall’arrivo dei vaccini, i numeri dei morti del 2020 e anche del 2021. Poi i numeri e le statistiche dei vaccini fatti: 80% di vaccinati in Italia, 90% di vaccinati in Lombardia, l’immunità di gregge, e nessuno che ha mai risposto alla mia domanda: “come mai ci sono tanti no vax in Lombardia se il 91% della popolazione è stata vaccinata? “

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L’immunità di gregge

L’immunità di gregge la si è raggiunta, questa estate, e la si è anche superata. Poi ha cominciato a diminuire. Infatti lungo il percorso della battaglia contro il Covid 19 si è scoperto che gli anticorpi prodotti dalla stimolazione del sistema immunitario effettuata con il vaccino ha una durata breve. Dai 3 ai 6 mesi, a seconda dell’individuo. Non si possono fermare i virus.

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I vaccini non servono a proteggere il prossimo, servono a proteggere sè stessi. Vaccinarsi non è generosità, è prudenza e libera scelta. I primi che si sono vaccinati, i più anziani, oggi sono quasi sicuramente con una copertura vaccinale bassa, se non hanno già fatto la terza dose. Avrebbero dovuto farla già a settembre. Invece no. Ad agosto e a settembre c’era l’immunità di gregge che funzionava e si era fuori dal tunnel.

Omicron

Poi è arrivato omicron e tutti hanno deciso di rientrare nel tunnel, ingolfando un’altra volta il sistema sanitario, stavolta con i tamponi. Le persone sembrano pensare che l’immunità, la protezione dal virus, non sia data dagli anticorpi ma dal Green Pass. Non misurano il loro livello di anticorpi nel sangue, ma i mesi della validità del Green pass decisi dal governo. Ora stanno correndo tutti fare i tamponi perchè altrimenti non possono andare al cenone di capodanno, o in vacanza.

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Già, hanno prenotato la terza dose, perchè c’è il Green pass rafforzato è obbligatorio, per molte attività ma lo hanno fatto tutti insieme e ora la lista degli appuntamenti arriva fino a marzo 2022. Secondo le regole definite dal governo, però, con due dosi di vaccino e un tampone negativo , si può partecipare ai cenoni del 31 dicembre.

E’ ovvio che più tamponi sono eseguiti, più positivi si trovano e per ogni positivo si innesca il sistema di quarantene dei contatti più vicini. Persino se una persona sta benissimo e su di lui il covid 19 è solo di passaggio e non provoca la malattia. Così si impazzisce di fronte al numero crescente di persone che risultano positive e le Ast perdono il filo del tracciamento dei contatti.

Una teoria sui positivi

Chi non è vaccinato e non ha mai avuto il covid se si ammala ha molte probabilità di aver bisogno della terapia intensiva. I no vax sono però pochi e il loro numero fa lievitare indici e ricoverigravi, ma non in modo pericoloso per la comunità. Chi è vaccinato da più di 3 mesi, e fa il tampone, non è ammalato ma spesso è positivo.

In questo caso i numeri dei positivi si alzano, anche se sono quasi sempre asintomatici. I numeri si abbassano nuovamente fin quasi a zero fra chi ha effettuato la terza dose di vaccino: per prima cosa non ha bisogno di far tamponi perchè ha già il Green pass rafforzato, quindi se è per caso positivo, passa inosservato. In secondo luogo, quando anche fa un tampone, essendo fresco di vaccino, è raramente positivo. Cosa ve ne pare? Avete veramente voglia di far tamponi per andare festeggiare capodanno?

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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