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3 agenti accoltellati in Stazione Centrale. Terrorismo islamico? Indaga la Digos

Questa sera, pochissimi minuti dopo le 20,  un agente della polfer e due militari sono stati brutalmente accoltellati in stazione Centrale di Milano, in piazza Duca d’Aosta, da un uomo di 20 anni, originario del nord Africa ma nato in Italia, cui avevano chiesto i documenti.

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L’aggressione è avvenuta davanti al bar Segafredo.  Le ingenti forze dell’ordine sempre presenti in piazza hanno permesso di evitare il peggio. L’uomo aveva addosso anche un altro coltello, che non ha fatto in tempo ad estrarre. Quando è stato arrestato ha finto un malore. I due militari, di 20 e 31 anni e l’agente della polfer, e 34 anni, sono stati immediatamente soccorsi dalle ambulanze e dall’automedica arrivate sul posto, stabilizzati e portati all’ospedale Sacco e al Fatebenefratelli in codice giallo.

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Le loro condizioni attualmente non destano preoccupazioni. Il giovane militare ventenne è stato colpito alla gola. Il suo collega più anziano alla clavicola L’allerta è arrivato anche alla polizia locale di Milano, intervenuti sul posto a supporto delle altre forze dell’ordine .
Nell’identificazione dell’aggressore si è immediatamente scoperto che aveva precedenti per spaccio di droga.

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Terroristico islamico?

L’aggressione repentina e continuata, e la presenza di un altro coltello,  fa pensare alla possibilità di un attacco di terrorismo islamico. Nonostante l’ora tarda sono state avvisati  l’assessore alla sicurezza Simona Bordonali e il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. La Digos sta indagando sul caso.

“Se, come sostengono alcuni esponenti del governo e dell’amministrazione comunale, in termini di immigrazione e accoglienza Milano anticipa il futuro non abbiamo di che stare tranquilli. Chiederò personalmente al prefetto e al questore di effettuare altri controlli in Stazione Centrale. Il blitz di alcuni giorni fa è stato importante, ma serve un presidio costante”.

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Roberto Maroni e Alessandro Sorte hanno invece chiesto al Sindaco Sala di annullare la marcia pro immigrazione organizzata dai centri sociali di Milano prevista per sabato 20 maggio. Una questione di rispetto per i tre feriti questa sera, dicono, ma sarebbe utile per dare un segnale preciso e per evitare di far credere a questi assalitori che possono trovare chi li giustifica e protegge.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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