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Rissa tra ragazzi. Arrivano i carabinieri

Casorezzo – Pomeriggio movimentato a Casorezzo, nell’orario di uscita da scuola, in via Umberto primo. Alcuni ragazzi tra i 13 e i 15 anni hanno cominciato a picchiarsi e si è scatenata la rissa. Un adulto è intervenuto e,invece di separare i ragazzini, ha cominciato a picchiarne uno che è finito in ospedale. Sul posto anche le forze dell’ordine. La lite è continuata per ore, fra gli adulti.

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rissa a casorezzoErano appena andati via i carabinieri intervenuti per sedare gli animi e nel capannello di persone che si è formato in via Umberto Primo, poco lontano dalle scuole, si è ripreso a litigare e a urlare. Alcune donne sembravano sul punto di riprendere da dove l’intervento delle forze dell’ordine avevano interrotto la rissa. Una scena davvero surreale. In altri capannelli più discreti, nei cortili, si parlava con sorpresa di quello che era appena successo. Poco dopo le 17 alcuni ragazzini fra i 13 e i 15 anni hanno iniziato a picchiarsi, probabilmente i più grandi, come capita spesso in questi casi, pestavano i più piccoli. Il motivo è sconosciuto e probabilmente completamente futile e inutile. La scena ha attirato l’attenzione di un adulto che è intervenuto nella rissa a modo suo. Invece di separare i ragazzi e farli smettere, ha cominciato a picchiare anche lui. A farne le spese un ragazzo di 15 anni.

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Alcuni altri ragazzi che avevano assistito alla scena hanno avuto il buon senso di chiamare i soccorsi e sul posto è arrivata, intorno alle 17 e 20, un’ambulanza dei soccorritori di Arluno. Sul posto è arrivata anche una pattuglia dei carabinieri della compagnia di Legnano. All’arrivo delle forze dell’ordine, l’uomo si è allontanato dal luogo della rissa, e i volontari dell’ambulanza hanno potuto medicare il ragazzino e lo hanno portato al pronto soccorso di Magenta per i controlli necessari. I carabinieri si sono occupati di sedare, per quanto possibile, gli animi e di raccogliere le testimonianze su quanto successo. Dopo più di un’ora, quando sembrava tornata la tranquillità, i carabinieri se ne sono andati, ma non appena hanno girato l’angolo, le donne presenti nel capannello hanno ricominciato ad alzare la voce. Tutta la scena si è svolta davanti a numerose persone, allibite e imbarazzate da quanto successo.

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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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