Lega Nord Arluno. Basta discariche a cielo aperto
Arluno – La sezione della Lega Nord ha mappato tutte le discariche abusive e i luoghi di abbandono di rifiuti sul territorio di Arluno. La situazione è indiscrivibile. Urge un intervento e un maggiore controllo.
Continua il ciclo di dossier che la lega Nord di Arluno sta preparando e presentando in consiglio comunale e ai cittadini del paese della provincia di Milano. Dopo i 270 cartelli stradali rotti e il dossier presentato in Comun
e a disposizione dei cittadini, si è passati alla mappatura di tutte le discariche abusive, dei luoghi di abbandono. La situazione presentata è indescrivibile.
La segretaria della Lega Nord Nella Corrado ha evidenziato che “ampi tratti delle rete viabilistica di Arluno versa in uno stato di degrado, con banchine ed aree pertinenziali invase dalla presenza di rifiuti con la presenza diffusa di sacchi e sacchetti di immondizia, lattine, bottiglie e rifiuti urbani di vario genere e natura. Soluzione certamente sbrigativa rispetto ad un accesso presso il proprio ecocentro di competenza indice di assoluta inciviltà e anche un atto illecito che va perseguito con ogni mezzo.”
Poi, Nella Corrado, supportata da tutti i componenti delal sezione, che hanno costruito il dossier fotografico, fa alcune considerazione sulle responsabilità amministrative.
“I comuni hanno bilanci sotto pressione e non sempre riescono a pulire, la conseguenza e che i cittadini onesti comunque pagano le tasse sui rifiuti e subiscono il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti in piccole discariche sparse nel territorio. Diventano sempre più frequenti e lo sappiamo bene ad Arluno dove le discariche si moltiplicano. Quella più evidente sotto l’occhio di tutt , che da parecchi mesi è ormai parte integrante della nostra flora, si trova su entrambi il lati della strada che collega Rogorotto alla Poglianasca , mentre un’altra di dimensioni più piccole si trova sempre a Rogorotto nei pressi della rotonda di via Santa Caterina all’ingresso della frazione.”
I leghisti continuano a raccontare ciò che hanno trovato girando il Arluno sia nelle campagne, sia nella zona industriale sia ne. “Il problema non riguarda solo le zone periferiche o strade extraurbane di Arluno ma anche zone industriali come in via Lombardia, in cui la discarica ricopre una zona di oltre 300 metri, o le zone agricole, come sulle sponde e nel canale d’irrigazione situato dopo l’ultima recinzione tra la rotonda di via Roma e Strada del Signu. La crescita esponenziale di questo mese di aprile del verde in alcune di queste zona sta nascondendo questa vergogna ma basta spostare qualche ciuffo d’erba per rendersi conto delle dimensioni.”
La raccolta di fotografie mostrate lascia davvero senza fiato. Il pattume è sparso ovunque ed è naturale chiedersi se improvvisamente gli Arlunesi, dopo anni di raccolta differenziata, e di rispetto delle regole, siano impazziti in massa. Invece, la colpa non è dei cittadini Arluno. Continua infatti la Lega Nord: “Evidenziamo che dopo l’abolizione delle provincie e la consacrazione delle città metropolitane (volute da Renzi) le competenze amministrative e della manutenzione della viabilità lombarda sono da rivedere e da registrare. Che la situazione generale stia degenerando è arrivata anche in Consiglio regionale, dove il vicepresidente Fabrizio Cecchetti durante la seduta del 2 marzo di Regione Lombardia ha chiesto con forza agli enti gestori della rete extraurbana e autostradale lombarda di rimuovere i rifiuti e la sporcizia presenti lungo le aree di loro pertinenza della rete viabilistica ma anche i Comuni devo fare la loro parte. La Lega Nord di Arluno chiederà al Comune di ripulire le zone che sono di sua competenza e ad attivarsi con tutti i mezzi possibili per chiedere che l’Ente gestore delle strade citate di procedere alle rimozioni dei rifiuti.”
Delle richieste di pulizia delle strade da parte di Fabrizio Cecchetti avevamo parlato anche su cronacaossona nell’articolo Smaltimento rifiuti.
“I militanti della Lega Nord di Arluno, mentre auspicano che ci sia un più efficace controllo sul territorio da parte dell’assessore all’ambiente Bonazzoli e delle sanzioni amministrative più severe per i trasgressori con il coordinamento con le forze dell’ordine, sollecitano ad intervenire celermente per rimuovere la sporcizia e programmare interventi di pulizia con cadenze tali da evitare l’accumulo di grandi quantitativi di rifiuti.” continua Nella Corrado. “Una soluzione sarebbe quella di implementare l’utilizzo del lavoro occasionale per interventi di massima urgenza finalizzati alla pulizia e alla piccola manutenzione di queste zone con tempistiche e costi molto contenuti. La nostra speranza è quella di non cadere nell’assoluto degrado e diventare come le periferie di Roma.”
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Ho scritto anche a chi di dovere e mi è stato risposto che la regione non c’entra nulla e che devono intervenire comuni, ANAS e provincie che però non hanno soldi. in pratica, come immaginavo, tutti se ne lavano le mani ed il cittadino onesto, a cui viene chiesto di recarsi in discarica anche per buttare un paio di ciabatte, è costretto a convivere con questo degrado. Forse qualche controllo e qualche multa SALATA in più, oltre che fungere da deterrente, servirebbero a racimolare qualche Euro in più per lo scopo. Anche mettere a pulire chi viene colto in flagrante non sarebbe male!
In pratica i serial killer dell’ambiente i comportano come gli altri serial killer. Hanno dei luoghi preferiti per l’ abbandono dei cadaveri.