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I Divieti di Sosta di Ossona e lo strano caso dei portici

La storia dei divieti di sosta per il rifacimento della segnaletica orizzontale di Ossona della metà di settembre 2013 merita di entrare nell’archivio degli strani casi ossonesi a pieno titolo.

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Ci ho messo un pochino a decidermi, perchè non voglio essere la “criticona di turno” che passa il suo tempo a trovare difetti nel lavoro degli altri, ma le ultime notizie che mi sono arrivate sulla questione mi hanno fatto decidere. Critiche o no, questa storia merita il podio speciale di Strano Caso Ossonese dell’anno.

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cambiamenti. Social journalism

Tutto è cominciato un pomeriggio in cui, come faccio spesso, leggevo il sito internet del Comune di Ossona. Mi sono accorta della pubblicazione  due ordinanze di Divieto di Sosta con data 17 settembre, pubblicate il 18 settembre e riguardanti il 20 settembre. Ero passata nei luoghi alla mattina e non c’era traccia dei Divieti di Sosta necessari, quindi ho fatto un controllo.

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Preoccupata dal fatto che i lavori pubblici in strada e i relativi divieti d sosta erano previsti per sabato 20 settembre, momento in cui il centro del paese è piuttosto frequentato, ho scritto e pubblicato l’articolo Ossona Attenti ai divieti di sosta fantasma .

Il 20 settembre, però, di mattina, recandomi in piazza Litta mi sono resa conto che non c’era nessun lavoro in corso, ma in compenso erano apparsi i cartelli di Divieto di Sosta che riguardavano il rifacimento della segnaletica orizzontale per  lunedì 23 settembre in piazza e limitrofe e nelle vie Baracca e PAdre Giuliani.

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“Stupida” mi sono detta “hai sbagliato a leggere la data sull’ordinanza e fatto una figuraccia”. Così sono corsa a casa, ma non ho tralasciato di fotografare il cartello di divieto di sosta portatile che c’era davanti ai portici di via Padre Giuliani negli 8 parcheggi di fronte ai negozi. L’idea era quella di scusarmi con un articolo.
Invece faccio un controllo e scopro che avevo letto benissimo:  le ordinanze di divieto di sosta sull’Albo Pretorio del sito internet del Comune erano per il 20 settembre e non per il 23.  Quindi ho scritto l’articolo I Divieti di Sosta sono sempre più fantasma.

IL 23 settembre, poi, noto che le strisce pedonali sono fatte in tutti i posti, compresa la via Baracca, meno che in via Padre Giuliani. Rimango perplessa e mi chiedo: ” Vuoi vedere che è ancora colpa mia, perché ho pubblicato la foto del cartello di Divieto di Sosta di via padre Giuliani che era illegittimo (come gli altri) e che siccome c’era la prova fotografica, non hanno fatto le strisce?”

Il dubbio mi tormentava, e mi sentivo anche un po’ in colpa, se non che è arrivata la notizia che potrebbe essere successo che non si sappia a chi appartengano i parcheggi di via Padre Giuliani. Non si saprebbe, cioè, se i parcheggi sono privati, pubblici, o privati ad uso pubblico, così come non si sa se il portico è a uso pubblico o privato, e quindi le strisce dei parcheggi non sono state fatte.

Invece, quelle di via Baracca, che sono comunque relative allo stesso portico, sono state ridipinte. Questa storia dei portici di Ossona è una cosa di cui avevamo già parlato negli strani casi Ossonesi in un articolo chiamato Ossona, sotto le luci di Natale saettano i colpi di portico.

Insomma, potrebbe persino essere successo che non solo il portico, ma anche il parcheggio di fronte al condominio di via Padre Giuliani sia di proprietà privata, anche se così non si capisce come mai al bar Mokaccino sarebbe stata fatta pagare la Tosap per l’occupazione di spazio pubblico, se invece con i tavolini occupa uno spazio privato. E se non è privato, perché non sono state fatte le righe dei parcheggi?

Se era a causa del cartello senza ordinanza che ho fotografato, come mai le altre strisce sono state fatte? Anche gli altri divieti di sosta non erano in regola. Ma la domanda più misteriosa sui divieti di sosta è: “ma come andrà a finire?”
Spiacenti, attualmente è anche una nostra curiosità.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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