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Altomilanese. Nasce il partito islamico sostenuto dal Pd?

Tra Castano Primo, Turbigo e Nosate è nato il partito islamico pakistano e vuole incidere sulle elezioni politiche e della regione Lombardia? Ho tra le mani la lettera di invito alla cena aperitivo che si è svolta qualche giorno fa, domenica 25 febbraio e il video dei discorsi in cui si lamentano di non poter aprire moschee abusive. Erano presenti Francesco Prina e Andrea Donati del PD.

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lettera associazione pakistanQuesta lettera è stata inviata a molti stranieri, cittadini italiani e non, che abitano nella zona di Turbigo Nosate e Castano Primo. Si tratta dell’invito, da parte di Kahlid Mahmood, che si autoproclama presidente della comunità pakistana, a discutere delle prossime elezioni del 4 marzo.  A questa cena condita di bandiere verdi con la mezzaluna hanno partecipato due parlamentari del PD, Francesco Prina e Andrea Donati. Di Donati so poco, ma ho sempre considerato Prina un buon cristiano cattolico, anche se avversario nello schieramento politico. La sua presenza a quella cena, con un certo numero di bandiere islamiche incombenti, mi ha stupito abbastanza. E’ inquietante. Si sa però che per un voto, c’è chi vende l’anima al diavolo. Speriamo non sia questo il caso. Oppure, chissà, magari c’è andato per convertirli al cristianesimo. In ogni caso, alcuni degli stranieri che hanno ricevuto la lettera si sono particolarmente risentiti dell’invito. Infatti è stato dato per scontato che l’essere nati in un paese diverso dall’Italia, ed essere immigrati, significhi per forza essere islamici, poveri a livello di essere bisognosi di carità, clandestini e tanto disperati da votare il Partito  Democratico. Non è un bel ritratto dell’immigrato onesto e lavoratore. E sono certa che, a quella cena, c’è stato chi ha fomentato odio.

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Alla cena sono andati solo pakistani, ragrannellati in tutta la Lombardia. Io non ci sono andata, nemmeno come giornalista. Due i motivi. Sono una donna e non mi piego davanti a religioni antifemminili. Veli e chador non fanno per me, tanto meno le discriminazioni. Non ho messo il velo nemmeno al mio matrimonio (cristiano). Certo ho mancato l’occasione di essere una novella Oriana Fallaci, quando nel 1979 si tolse lo chador di fronte a Khomeni, mandandolo su tutte le furie, però c’era Bienati di  Corriere Altomilanese che ha pubblicato sul suo canale youtube un video con le riprese del discorso del cosiddetto capo politico pakistano. Anche lui ha fatto notare che l’unica donna presente era una blogger di  Corriere Altomilanese. Spero che non si sia ficcata in testa nulla.

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Nel PD, come nell’islam, manca la divisione fra Stato e Chiesa, fra politica e religione

Sinceramente quando ho visto il nome dell’organizzatore e la qualifica che si è dato, mi è venuto un colpo e mezzo.  Infatti nel mondo politico esistono altri due Khalid Mahmood. Uno è il fondatore del Pakistan Workers Welfare Union in Norvegia. Si tratta di uno di quei fanatici che protestano contro la religione cristiana, facendo finta di essere discriminati. Era nel partito Conservatore, che poi ha lasciato per protestare contro la proposta di legge di introdurre l’obbligo di dichiarazione dei redditi da parte della popolazione immigrata (islamica). (fonte wikipedia). Un altro Khalid Mahmood è un politico inglese, che sembra più moderato ma che ha votato per il Remain,( contro la Brexit)  e che si è è opposto alla decisione del Birmingham College nel 2013 di vietare alle studentesse di indossare il velo islamico.

Il Khalid Mahmood capitato nell’altomilanese è sulla stessa linea. Per gli islamici non esiste la separazione fra politica e religione, e a quanto pare hanno contagiato il pd che non riesce a fare a meno del supporto di islamici e cristiani di sinsitra, in qunato tali, nel cercare i voti. Da quello che si capisce dal video, si lamenta perchè la legge regionale della Lombardia impedisce di costruire moschee abusive. Insomma, questa parte della comiunità islamica non accetta la nostra legge e non vuole seguire le regole. Vorrebbe le cambiassimo per far piacere a lui, per farci conquistare e sostiuire.

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Poi dopo avere parlato di qualche raccolta fondi, facendo credere che loro aiutano gli italiani, senza però soffermarsi sui soldi che mandano nei loro paesi di origine invece di spenderli qui, si è messo a parlare pakistano. Comunque in regione lombardia questo gruppo di pakistani ha fatto il suo “endorsement” per Gori e per il PD,  e lo ha fatto per motivi “islamici”, non per motivi di vera politica, con buona pace del cristianesimo e della laicità dello stato.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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