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La lunga storia della camera da letto del Corvetto

E’ tornata la camera da letto sotto al cavalcavia del Corvetto.  Abbiamo raccontato la storia in altri due articoli Sotto il ponte di piazzale Corvetto… e Storie di Milano. Sparisce il letto al Corvetto. Si trasferisce dietro la pizzeria. Ma il ritorno della camera da letto sotto il ponte travalica il degrado che colpisce alcuni quartieri della città. Qui, in quegli scatoloni utilizzati come testata, emerge la storia di un uomo, certamente italiano, che dorme sotto ad un ponte. In modo ordinato, ma inesorabile. Come se si fosse impuntato, per una qualche ragione che non conosciamo, a fare di un ponte la sua casa, arredandola.

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Sotto il ponte di Corvetto c’è un bel letto

Come i bambini quando costruiscono le capanne e le case sugli alberi. E poi le arredano, portandovi tanti piccoli tesori. Non è il solito accattone. Dietro a quel materasso e a quel cestino per l’immondizia, c’è qualcosa di più. Forse una storia di resistenza passava, che non si risolve certamente buttando via abiti e materassi. C’è un parlare al mondo tramite cartelli, ad una folla che passa in auto, ma non lo vede mai. Una sentinella che ci ricorda della sua esistenza senza farsi vedere. Difficilissimo vedere il suo viso, capire chi è, se è seguito dai servizi sociali, perchè non ha una casa. Il motivo per cui preferisce dormire sotto un ponte invece che in un dormitorio pubblico. Il dormitorio non si può arredare con gusto e ordine.

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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