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Ladri di rolex a Como, attenti. Arrivano i Residenti Armati Leghisti (!?)

A com arrivano i residenti armati leghisti. Nel pieno del centro storico di Como, in contrada Bonanomi, precisamente nell’omonima via e nei dintorni, sono apparsi qualche giorno fa dei cartelli che possono preoccupare la sezione della Digos locale. Non poteva essere diversamente perchè sono cartelli piuttosto atipici. Scritti a pennarello nero e firmati “residenti armati leghisti”, minacciano di sparare ai colpevoli, che dicono conosciuti, di una rapina in appartamento avvenuto in via che ha per oggetto anche dei rolex. La minaccia si estende fino a chiedere la restituzione dei rolex, altrimenti la sparatoria avverrà durante il pranzo.

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La rapina che ha dato il via al fatto

La rapina è avvenuta lo scorso 2 aprile. E’ stata piuttosto efferata. I due malviventi, con il volto coperto da mascherine chirurgiche, sono entrati in casa di una coppia di coniugi, di 60 e 50 anni, dopo che l’uomo era uscito di casa. Hanno aggredito e picchiato la donna, colpendola anche sul volto. Prima di fuggire hanno rubato quanto potevano. 1000 euro in contanti, un Rolex e gioielli valutati circa 15mila euro.

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Difficile dire se si tratti di una minaccia concreta

Sicuramente chi ha scritto e messo quei cartelli non ha nulla a che fare con la Lega, ma questo è facile da intuire. La lega è un partito politico e ha sempre usato solo le vie istituzionali per risolvere i problemi. Chi ha subito il furto lo ha denunciato: può essere molto e comprensibilmente arrabbiato ma non così ingenuo da scrivere un cartello simile, rischiando di diventare il primo sospettato se succede che qualcuno si mette davvero a sparare su chi va a mangiare nei punti di distribuzione pasti della Caritas, o di altre associazioni che si occupano di nutrire i senzatetto.

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Chi dunque avrà scritto quel cartello improbabile e anche poco comasco? Chi può pensare che basti per far paura a dei rapinatori che prendono a pugni donne indifese, a spingerli a pentirsi e a restituire il bottino? Perchè si occupa solo del rolex? Speriamo che la polizia di Como dirami questo mistero il prima possibile, trovando e arrestando i rapinatori, probabilmente ripresi dalle telecamere degli impianti di video sorveglianza della zona, e anche chi scrive cartelli così stupidi.

A capo della questura di Como è stato appena nominato il dott. Marco Calì, che fino a qualche mese fa dirigeva la squadra mobile di Milano, dove rapine come quella successa a Como son comuni e i colpevoli sempre, prima o poi, rintracciati. Como è una realtà molto differente, anche se dista solo poche decine di chilometri, come si può notare da quel che succede. Però è anche molto più piccola, e per i rapinatori è molto più difficile nascondersi.

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