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Le ricerche di Rita Trevisan

Rita Trevisan è una signora di 85 anni. E’ scomparsa da casa, a Baranzate, lo scorso 4 febbraio. Il giorno seguente, i figli hanno scopeto che non era in casa e hanno lanciato l’allarme. Grazie ad una telecamera è stato scoperto che la signora era uscita alle 15.20. Altri testimoni l’hanno vista dirigersi verso Ospiate, che si trova circa ad un chilometro da casa sua.

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La foto di Rita Trevisan

rita trevisan. Le ricerche di Rita Trevisan - 07/02/2024

Le ricerche

Ieri, i vigili del fuoco, che sono i titolari delle indagini sulle ricerche degli scomparsi, hanno organizzato una perlustrazione su tutta la zona dell’impervio del parco delle Groane, utilizzando un elicottero che ha sorvolato la zona dell’impervio, partendo dall’ultimo avvistamento della signora, sulla strada per Ospiate, di fronte allo stabilimento della Solvay. L’elicottero ha eseguito una serie di voli a cerchi sempre più ampi alla ricerca di tracce del passaggio della signora.

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cambiamenti. Social journalism

Della scomparsa di Rita Trevisan si sta occupando anche la trasmissione di servizio pubblico Chi l’ha visto?. Non ci sono novità ufficiali sulle ricerche, ma si spera possano essercene a breve. Le ricerche continuano serrate, ma Rita Trevisan ha 24 ore di vantaggio sugli investigatori. Anche a piedi può aver fatto molta strada, a maggior ragione se le hanno dato un passaggio, o se è salita su un autobus, potrebbe essere ormai ovunque.

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Dal punto in cui è scomparsa passano infatti 3 linee dell’Airpullman atm . La 560 che va da Arese alla fermata della metropolitana Qt8, la z187 che da Bollate va fino a piazzale Roserio e all’ospedale Sacco a Milano, e la 566, che in 26 fermate collega la stazione ferroviaria di Bollate con quella di Paderno Dugnano passando per l’ospedale Sacco e la strada Comasina a Paderno Dugnano.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

2 pensieri riguardo “Le ricerche di Rita Trevisan

  • ” la z187 che da Bollate va fino a piazzale Roserio e all’ospedale Saco a Milano…”

    Ma certo, l’autobus z187 ha solo due coppie di corse per gli studenti,, alle 13 e alle 14.
    La dispersa esce di casa alle 15:20 e “potrebbe avere preso la z187” passando alla fermata dell’autobus… tutta la notte e quasi un giorno intero.

    Quando le informazioni si cercano su internet, ma si cercano male e si fa disinformazione.

  • Interessante commento. Si racconta, con foto e dettagli originali, delle ricerche di una persona dispersa, e quello che lei nota è che nell’elenco degli autobus che passano da quel punto ce ne uno scolastico che potrebbe essere stato preso solo il mattino dopo l’allontanamento, quando la denuncia non era ancora stata presentata. Poi deduce che l’articolo è stato scritto consultando fonti aperte da internet ( cioè le pagine utilizzate dai viaggiatori, come google maps) e che per questo è disinformazione. E intanto non si firma. Le dirò: ho incluso tutti gli autobus che passano da quel punto, senza farmi troppe domande, se non quelle sul percorso perchè esiste la possibilità, magari remota ma non per questo trascurabile, che la signora abbia preso l’autobus, in qualsiasi momento, e che qualcuno la abbia notata, ma non l’abbia collegata alla scomparsa. A maggior ragione può succedere su un autobus pieno di studenti. Quindi, a prescindere dalla sua opinione o dalle probabilità, l’autobus va indicato.
    A proposito di precisione giornalistica, le faccio notare che non c’è scritto “potrebbe avere preso la z187”, ma che l’articolo contiene esclusivamente un elenco di autobus che passano da quel punto. Sul fatto poi che debba aver passato al notte alla fermata, per prenderlo apposta, è una deduzione che fa lei con nessuna base nè fonte . Per il momento nessuno sa cosa abbia fatto la signora Rita e dove sia andata, se sia tornata sui suoi passi oppure no, però se ha delle informazioni che gli altri no hanno perchè non le scrive?

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