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Galleria Vittorio Emanuele. Cancellato il tag scarabocchio. Vicina l’identificazione dei vandali

Giá questa mattina gli imbianchini chiamati d’urgenza dal Comune di Milano, sotto la necessaria supervisione delle Belle Arti, hanno cancellato il brutto tag scarabocchio che aveva danneggiato la galleria Vittorio Emanuele a Milano.

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Intanto continuano le indagini per identificare i 3 vandali che lo hanno effettuato. La stessa scritta è stata documentata fotografata e pubblicata sui social alla stazione ferroviaria di Tolosa. Per gli investigatori è stato piuttosto semplice trovarla. Una volta inserita l’immagine nei motori di ricerca, questi hanno segnalato quelle simili.

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Attualmente infatti si parla di pista francese per l’ identificazione dei tre writer che non appartengono a nessuno dei gruppi conosciuti. La Digos esclude la matrice politica che sia di destra o di sinistra, o ambientalista, e lo stile e la mancanza di rispetto del codice etico dei writer, oltre alla mancanza di stile nello scarabocchio, escludono writer importanti. Anche l’obiettivo non è quello tipico dei writer, che preferiscono generalmente dipingere le loro opere su treni o comunque in luoghi che non hanno un valore storico e artistico.

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La tag era 1€4a7, somiglia più a una password piuttosto che a un nome. In ogni caso le numerose telecamere Piazza del Duomo hanno molte immagini dei momenti prima e dopo il danneggiamento che sono al vaglio della polizia locale di Milano, incaricata delle indagini, e si sussurra che l’identificazione dei tre writer sia solo questione di ore.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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