PoliticaCesano BosconeMilano città metropolitana

A Cesano Boscone non consegnano la posta, ma per Poste italiane va bene così

Se le Poste italiane non ti consegna la posta non puoi lamentarti. Infatti non lo sai, dato che la posta non è arrivata. Se il postino trova scomodo citofonare per consegnare una raccomandata nelle mani del destinatario e non inserisce neppure l’avviso dell’arrivo in casella, non puoi lamentarti, perchè, tanto, non sai che è arrivata. Questa è la situazione della consegna della posta al quartiere Tessera, in via Gramsci, a Cesano Boscone. Ci sono un caso particolare e lamentele sparse.

Pubblicità

Le lamentele sparse riguardano diversi abitanti che raccontano di posta ritrovata a numeri civici diversi, di lettere non recapitate e sempre di postini che non tentano di consegnare le raccomandate, suonando il citofono o il campanello della porta, ma che si limitano a mettere in casella un avviso di giacenza

Pubblicità

Il caso in particolare ha però un epilogo infelice, perchè una delle lettere non consegnate era la convocazione alla visita di riconoscimento dell’invalidità da parte dell’Asl per una donna anziana in gravi difficoltà sia fisiche sia economiche, che attendeva da gennaio quella lettera mai arrivata, ed è venuta a sapere della spedizione avvenuta a a Marzo solo 12 giorni dopo la data di convocazione, il 17 maggio, e la commissione medica la ha considerata assente ingiustificata, rimandando la sua visita di molti mesi e il riconoscimento dell’aiuto di cui ha bisogno.

Pubblicità

Il caso

La storia di questa signora è una di quelle dimostrano quanto lo Stato italiano, e anche la regione Lombardia, e la loro disorganizzazione, con tutte le loro mancanze, possono essere nemici dei cittadini che dicono di rappresentare. Quindi una donna vedova disabile (non riesce a camminare), con la sola pensione di reversibilità di 648 euro al mese, che ha fatto domanda di invalidità a gennaio 2023, non ha ricevuto una lettera ordinaria di convocazione, pur avendo indicato, nella domanda stessa, un indirizzo pec valido, un indirizzo email valido, e un numero di telefono valido cui si sarebbe potuto inviare anche un sms, come fa la regione o l’agenzia delle entrate quando devi pagare qualcosa.

Ora dovrà probabilmente aspettare mesi per una nuova convocazione, sempre ammesso che riesca a riceverla in tempo per potercisi recare, dal momento che la posta non consegna la posta. Ma non le è successo solo questo. Dopo l’ invio di una pec alle poste italiane con cui si lamentava della mancata consegna della lettera, il seguente 22 maggio nella casella della posta ha trovato 3 avvisi di tentativi di consegna. Uno di questi era datato 17 maggio, le altre 2, 20 maggio. Nessuno dei tre avvisi di giacenza erano mai stati depositati nella casella della posta e nessuno nei due giorni indicati aveva suonato il citofono o il campanello.

Pubblicità

Poste italiane interpellate sulla consegna della posta, rispondono che va tutto bene:

Sia che si tratti di un caso particolare, di cui ho le prove concrete, sia delle lamentele sparse, la controparte va sempre interpellata per sentire cosa hanno da dire sulla situazione generale e sul fatto particolare.

Ecco la loro risposta integrale. ” in riferimento alla segnalazione relativa ai dei servizi di recapito e segnalati a Cesano Boscone, Poste Italiane in forma di avere effettuato gli accertamenti del caso dai quali non sono emerse anomalie o criticità della zona indicata. L’azienda ricorda che è necessaria la collaborazione dei cittadini per garantire la qualità del servizio.

In particolare ricordiamo che è essenziale esporre in modo chiaro il proprio nome e cognome sia sulla cassetta postale sia sul citofono affinché sia garantita la reperibilità del destinatario soprattutto nel caso di postare registrata (assicurate, raccomandate, atti giudiziari eccetera). Poste Italiane comunica inoltre di aver avviato un monitoraggio del territorio al fine di individuare eventuali anomalie.

Altre ipotesi?

La seconda ipotesi possibile è che la Asl, avendo numerose domande di invalidità da evadere, non abbia spedito la lettera di posta ordinaria, per prendere tempo sulle convocazioni che prevedono un tempo massimo di 120 giorni e farle arrivare alla seconda convocazione, tramite raccomandata. Anche in questo caso però la risposta della commissione medica è stata lapidaria.

” In merito alla segnalazione pervenutici si allega, come da procedura, la convocazione inviata il 21 marzo 2023 composto ordinaria. La mancata con presentazione al primo invito comporta una seconda convocazione che verrà inviata con raccomandata con ricevuta di ritorno in base alla calendarizzazione degli appuntamenti. Laddove dovessero pervenire eventuali disdette sarà la nostra premura tenere in considerazione tale segnalazione contattarla.” Quindi la lettera è stata spedita.

C’entra anche Beppe Sala e Area B

Alla storia aggiungiamo un altro capitolo. Gli esami medici, e il fatto che tutti gli ospedali di riferimento per chi abita a Cesano Boscone sono all’interno delle “mura di Milano. Con “mura” si intende la famigerata area B che ha alzato un grande muro fra poveri e ricchi anche in ambito sanitario. Infatti se una persona disabile non ha il certificato di disabilità, rimane comunque disabile, ma non può entrare in auto a Milano neppure per recarsi a ricevere cure in ospedla, cme non può avere il certificato per parcheggiare sui parcheggi dei disabili, come non può avere tutte le facilitazioni che si danno a chi è stato più sfortunato.

In questa situazione, tra un rimpallo e l’altro, l’unica che ha avuto un grave danno che nessuno vuol risarcire e cui nessuno vuol rimediare è la povera vedova che in questo momento non ha neppure un santo cui votarsi.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

Commenti, repliche e rettifiche. Scrivi qui quello che hai da dire.