BaranzateMilano città metropolitana

Incendio a Baranzate

Ieri sera, alle 19:40 circa ai vigili del fuoco è arrivata la chiamata dalla centrale operativa del 112 per un incendio a Baranzate, all’incrocio fra la via Redipuglia con via Pordenone. Ad andare a fuoco è stato un appartamento al terzo, e ultimo, piano di una palazzina. Fortunatamente nessuna persona è rimasta ferita e tutti sono riusciti ad uscire dal palazzo durante l’evacuazione di sicurezza organizzata dai Vigili del Fuoco, che si sono occupati di spegnere le fiamme.

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I vigili del fuoco sono arrivati sul posto con sei automezzi, della viabilità e della sicurezza si sono occupati i Carabinieri della compagnia di Rho ed erano presenti anche le ambulanze, per ogni evenienza, del 118. Anche il sindaco di Baranzate, Luca Mario Elia, quale capo di Protezione Civile e della Sicurezza pubblica, era presente sul posto.

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  • Incendio. Incendio a Baranzate - 08/04/2023
  • Incendio. Incendio a Baranzate - 08/04/2023
  • Incendio. Incendio a Baranzate - 08/04/2023

Le fiamme sono state spente e l’intervento dei vigili del fuoco è durato fino a mezzanotte e quaranta. La valutazione tecnica delle condizioni dell’appartamento dopo l’incendio lo ha dichiarato distrutto e quindi inagibile. Le cause dell’incendio sono al vaglio dei tecnici del Vigili del Fuoco e dei carabinieri.

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Nota della redazione
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4 pensieri riguardo “Incendio a Baranzate

  • Quanti errori d’ortografia e di sintassi per essere un giornale! Inoltre, non erano 6 gli automezzi dei vigili del fuoco, ma solamente 3 e, per precisare erano due le ambulanze… ovviamente Voi avete ingigantito le cose come se altrimenti,non valesse nemmeno la pena di scrivere qualcosa dell’accaduto. In più è stata parecchia la fatica fatta per entrare e hanno dovuto fare in modo che i proprietari delle auto, parcheggiate regolarmente, abbiano dovuto spostarle per permettere l’accesso all’autopompa arrivata per ultima…altro fatto omesso. Poi manca il fattore umano… staranno tutti bene? Come si sentono i diretti interessati? Hanno figli? Se sì, stanno bene? E poi altre imprecisioni, chi ha chiamato il 112? Quanto tempo è passato dalla chiamata ai carabinieri a quella che ha smobilitato i vigili del fuoco? Le cose fatte con precisione sono certamente più apprezzate invece di scrivere orari a caso, piuttosto non lo inserite! Se questo è il vostro modo di fare giornalismo, forse è meglio che smettiate. Ro…come viene scritto, in realtà è Rho, non sono un professore d’italiano ma se non sapete correggere da soli errori così stupidi, forse è meglio che assumiate un disoccupato come lo sono io per correggere, evitate castronerie e date lavoro a chi ne ha bisogno, sicuramente sarà più apprezzato.

  • In altre occasioni, i commenti così arroganti li butto direttamente nel cestino, commentando con una parolaccia che rimane nel privato. In questo commento vedo qualcosa oltre all’arroganza e alla voglia di fare l’odiatore seriale che mi fa pensare che dietro ci sia qualcosa in più del solito invidioso. Stasera ho voglia di atterrarlo. No, lei non sa fare il giornalista. Le spiegherò il perchè: i ragazzi che scrivono per noi sono più bravi di lei. Un giornalista sa che si sono notizie e particolari che si possono scrivere e altri che non si possono scrivere. E’ questione di professionalità. Certe domande non si fanno neppure. La seconda è che se i Vigili del fuoco dicono di aver mandato 6 mezzi, vuol dire che hanno mandato 6 mezzi. Forse lei era lì ma aveva una visione parziale, oppure non sa contare, sicuramente non sa trovare una fonte attendibile, perchè non è un giornalista. L’occhio inganna spesso i testimoni oculari, sono poco affidabili. Molto meglio avere le notizie da un verbale ufficiale o da un operatore abituato a cogliere i particolari.
    Lei infatti non coglie il particolare che la parola ambulanze, scritta al plurale nell’articolo, indica già che erano più di una. L’articolo è moderato, non ingigantisce nulla, si limita ai fatti. Ha poca importanza scrivere il nome di chi ha chiamato il 112. Gli operatori del 112 ( tutti quelli del NUE) non rileveranno mai chi ha effettuato la chiamata al numero di emergenza. Si tratta della prima regola che insegnano.

    Il fattore umano? Le interviste ai residenti rimasti senza casa?
    Ci sono diversi incendi tra Milano e la provincia, oggi giorno. In comune hanno una cosa sola. Qualcuno ha fatto una grossa cazzata, e spesso ne paga le conseguenze per tutta la vita. Che sia non aver fatto pulire la canna fumaria, o non aver sostituito l’impianto elettrico, o l’aver buttato dell’alcool nella stufa a legna o aver acceso un fuoco d’artificio in cucina, ha poca importanza. Nessun giornalista serio, andrebbe da quelle persone a chiedere a caldo “cosa prova a vedere bruciare la sua casa? Si sente un cretino ad essersi dimenticato di spegnere la fiamma sul fornello con sopra la pentola piena d’olio fritto?”
    Si svegli, non siamo sul set di un film americano!
    Speriamo che si sia reso conto di non avere il curriculum per fare questo mestiere. Purtroppo, con il modo che ha di porsi, non so proprio quale altro potrebbe fare…

  • Mi ha davvero sorpreso, quando ho aperto il link del vostro articolo non pensavo di trovare una risposta, evidentemente ha suscitato un interesse.
    Quindi, visto che ho ricevuto una risposta molto eloquente da parte sua, risponderò a mia volta.
    Non sono né invidioso né un odiatore seriale, non me ne entra niente in tasca.
    Sono solo una persona che ama le cose fatte bene e correttamente, inoltre ci tengo a dire che su un qualunque giornale che abitualmente gli italiani leggono non ci sono così tanti errori su un solo articolo per cui non me ne voglia per questo.
    Detto questo, siamo in Italia, un paese dove (sulla carta) vige la democrazia, per cui se non accettate critiche, suggerimenti, proposte e commenti (cordiali o meno) è anche inutile avere sul proprio sito con un area dove si possono scrivere questi commenti visto che il suo scopo non è fare buon giornalismo dove si può sempre cercare di migliorare, bensì “atterrare” e zittire il prossimo, se questo è il senso non serve affatto avere un area dove un cittadino possa scrivere il suo pensiero, critica o altro.
    “No, lei non sa fare il giornalista. Le spiegherò il perché: i ragazzi che scrivono per noi sono più bravi.”
    Direi che è una risposta alquanto infantile detto da una persona adulta non trova? Soprattutto, non dimostra quello che lei sostiene; il che mi fa ridere da una parte e inquietare dall’altra.
    Se il giornalismo fosse davvero fatto per “atterrare” chiunque non la pensa come me solo per ottenere una notizia allora posso farne anche tranquillamente a meno, non è questo il giornalismo che mi piace e sicuramente, se anche sapessi fare giornalismo, non collaborerei certamente con voi. Dato che le piace rigirare la frittata, non ho mai detto, scritto o alluso di voler fare il giornalista e probabilmente non ne avrei neanche le carte in regola ma, un paio di cosette le so anch’io da “profano”: scrivere in “italiano” (corretto) i fatti e, verificare che fatti e fonti collimino tra loro.
    Non sto ad annoiarla con altre cosette che s’imparano di base in età scolastica.
    Per citarmi… “se non sapete correggere da soli gli errori, è meglio che assumiate un disoccupato per evitare castronerie” non è affatto riferito al fare il giornalista, il che se fosse con voi ma anche no, bensì come correttore degli articoli da pubblicare.
    Torniamo all’articolo…se le dicono che hanno preso da lei 6 articoli da portare in stampa ma poi sul giornale ne trova solo 3 cosa penserebbe? Ha avuto un informazione corretta?
    Succede anche con le ambulanze, spesso escono in gruppo ma poi prendono direzioni diverse.
    In questo caso è lo stesso, se le dicono che sono usciti 6 autopompe al momento della chiamata, non è detto che tutte vadano nella stessa direzione e, come dice lei, su Milano e provincia si verificano spesso incendi, inoltre 6 autopompe, e con tutta la gente presente in strada fisicamente non ci sarebbero state quindi…gentilmente verificare i fatti prima di pubblicare grazie.
    Come sempre, se succede che un albero prende fuoco non fa notizia mentre se brucia una foresta invece sì, quindi eviti di fare a me la morale, lo so perfettamente di non essere infallibile anzi, sbaglio più di altri e lo so ammettere, lei non ha la stessa umiltà.
    Poi…vogliamo parlare di fonti …se vuole proprio saperlo: ero lì da molto prima che arrivasse la prima ambulanza e poi gli automezzi dei vigili del fuoco, non sono analfabeta (come lei vuol far credere), ho un diploma e glielo sto ampiamente dimostrando rispondendole come farei con chiunque e senza commenti con insulti né privatamente né pubblicamente, non soffro di alcun tipo di dislessia o percezioni.
    Le mie fonti…non le basto io? Ne vuole altre? Ci sono due vie dove le persone hanno visto tutto dal proprio balcone, senza contare le persone che sono scese in strada. Ancora non bastano?
    Anche se il mio curriculum non è abbastanza per lei mi è indifferente, c’è sicuramente chi apprezza le mie qualità;
    il mio modo di pormi… in questo caso è strettamente legato all’articolo ed al suo modo di porsi, altrimenti sono una persona normale e senza grilli per la testa;
    non sta a lei scegliere del mio avvenire e aggiungo, per fortuna, di certo non collaborerei con voi neanche per tutto l’oro del mondo.

  • No, mi spiace, non ha suscitato interesse. Mi ha solo preso in una giornata in cui ero arrabbiata a causa di un altro arrogante. Guardi, non ha fatto bene le cose. Ha solo passato un sacco di tempo a scrivere un lunghissimo commento per dare una notizia che poteva scrivere in poche parole. Era lì prima che arrivassero le ambulanze. Il problema è che questo fatto può essere una notizia solo nel caso in cui lei sia un piromane. Nei restanti casi è un fatto che non è una notizia.

    Però il suo messaggio mi ha fatto riflettere su due fatti. Uno è che i lettori dei giornali non sanno come i giornalisti hanno le notizie, di come le verificano e con chi. Lo ho visto chiaro quando ha detto che potevano essere usciti sei mezzi dei vigili del fuoco ma che tre dovevano essere andati da un’altra parte. Non funziona così. Erano proprio 6 e lei non li ha visti. Il secondo fatto che ho notato è che non sapete nulla del sistema di soccorso che c’è in Lombardia, del NUe 112 e di come funziona, delle centrali operative e di come fanno i soccorsi ad essere sul posto degli incidenti in media (cioè se non ci sono ulteriori imprevisti) in circa 15 minuti dalla chiamata.
    Così in effetti mi ha dato l’idea di provare a colmare questi vuoti informativi.
    Sul resto, beh, io al suo posto avrei scritto solo: ” Io ero lì”, e avrei passato il resto della giornata a inviare curriculum…

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