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Questioni di piselli. Berlusconi, Trump e Putin ( riflessioni molto commentabili e di parte)

Silvio Berlusconi è stato ricoverato questa mattina all’ospedale San Raffaele ed è in terapia intensiva, per, ci dicono, dei problemi polmonari e cardiovascolari. Era stato appena dimesso solo 6 giorni fa, il 30 marzo, dopo un ricovero ospedaliero di una settimana. Berlusconi ci ha abituato, nei tanti decenni della sua vita imprenditoriale e politica, a delle repentine riprese di salute quando ormai sembrava più di là che di qua, in barba ai suoi nemici, specialmente politici, cui ha continua a dare fastidio anche adesso che non è più giovanissimo, anche se non si può definire, per l’età che ha un uomo davvero anziano.

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Oggi sta male e dispiace, anche perchè è il giorno in cui ci si aspettava, invece, la sua presa di posizione sull’arresto e sull’accusa al suo amico Trump di aver usato il suo pisello in modo troppo disinvolto. Riflettendo sulla circostanza, ci si chiede anche come mai Vladimir Putin, il terzo arzillo anziano signore del gruppo, non abbia ancora avuto il suo “momento fallico”, con qualche donna che lo metta in imbarazzo davanti a dei giudici, come successo agli altri due.

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Silvio Berlusconi ricoverato. “Chissà se se la cava ancora”

La domanda del titolo è il più delle volte inespressa, ma se la pongono, e ci sperano, in molti, oggi, appena saputo del nuovo ricovero. La trafila sembra quella di tanti anziani ammalati che si trascinano da un ricovero all’altro, in un alternarsi di speranza e preoccupazione che, con l’andare del tempo, porta sempre allo stesso risultato. Quando era giovane non mi era simpatico, lo trovavo invadente, un problema per la democrazia, troppo ricco per poter garantire la libertà della gente normale.

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Oggi invece Berlusconi mi è simpatico e spero che il momento del suo addio alla terra sia ancora lontano. Devo riconosce che nel tempo mi ha fatto divertire, che le sue barzellette mi facevano ridere e le sue audacità mi davano qualcosa da scrivere, mi tenevano allegra e non mi scandalizzavano. Poi posso anche dire che nel desolato modo di politico far nulla, che nemmeno lui non è riuscito ad essere determinante e non ha cambiato nulla della politica, esattamente come tutti gli altri politici degli ultimi 80 anni, e forse più.

Quindi, siccome non ha cambiato nulla non può avere nemmeno colpe. Rimane solo quel ricco uomo anziano che le spara grosse, che le fa anche più grosse, e di cui tutti, giornali e tv, parlano.

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Ha surclassato Donald Trump

Di fatto, è il Donald Trump italiano. Dopo aver sentito che fra le 34 accuse che sono state rivolte a Donald Trump, negli Stati Uniti, c’è anche l’aver pagato almeno una Escort con soldi presi da i fondi di una campagna elettorale, direi che, grazie a Silvio Berlusconi, questa volta l’Italia è arrivata con almeno una decina di anni di anticipo sugli Stati Uniti e che sono i loro giudici ad aver copiato dall’Italia il sistema per tentare di liberarsi dei politici troppo mediatici e ricchi per adattarsi al vecchio sistema.

E anche Vladimir Putin

Mi spiace che Berlusconi stia male, perchè sto cercando di immaginare la battuta al vetriolo che avrebbe fatto sul suo amico Trump, in questa occasione. Non mi viene in mente nulla che sia nel suo stile, se non che manca all’appello il terzo anziano festaiolo, Vladimir Putin. Probabilmente i russi sono ancora meno puritani degli italiani, perchè è straordinario che non sia ancora saltato fuori, , sul leader russo, neppure uno scandalo con delle amanti particolarmente poco vestite e molto in vista.

Potrebbe voler dire che il simbolo fallico del potere in Russia sono i cannoni dei carrarmati della vecchia URSS e che quando da quelle parti le si spara grosse, si parli di eserciti enormi, guerre, notizie false e altre goliardate in grado di fare grandi stragi di persone, ma non il sesso e i piselli oppure, semplicemente, che dobbiamo aspettare ancora un attimo, perchè lo scandalo sessuale che metterà in difficoltà la leadership di Putin arriverà a breve.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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