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I carabinieri stanno bonificando il bosco del Rugareto tra Rescaldina, Uboldo e Cerro (video)

I carabinieri nel bosco del Rugareto. Lo hanno chiamato servizio coordinato antidroga, e servizio straordinario di controllo del territorio. Ieri mattina i Carabinieri della compagnia di Saronno, dalle prime ore dell’alba, hanno battuto tutti i boschi fra Uboldo, Rescaldina e Cerro Maggiore. 50 militari, due unità cinofile per la ricerca di sostanze stupefacenti, un elicottero dell’Elinucleo Carabinieri di Orio al Serio, dotato di termocamere, con il supporto degli agenti della Polizia Locale dei comuni di Uboldo e Origgio e 20 operatori dotati di metal detector hanno bonificato la zona da spacciatori, armi e droga.

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Non è detto che non tornino, è un’operazione che andrebbe ripetuta tutti i giorni o quasi, per eliminare il problema, ma intanto si inizia a riprendersi parti del territorio cadute nelle mani degli spacciatori marocchini.

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Alcune immagini video

Il bosco del Rugareto era balzato alle cronache per diversi fatti di sangue e per le numerose segnalazioni di magrebini armati che vi si aggiravano e minacciavano i cittadini che vi si avventuravano durante le passeggiate. Nel corso delle operazioni di bonifica, i carabinieri hanno individuato e smantellato diversi accampamenti rudimentali, utilizzati dagli spacciatori. Hanno anche recuperato alcuni machete e delle batterie per automobili che sono utilizzate per ricaricare i telefoni cellulari. Buona parte del bosco è stata ispezionata con i metal detector. Nell’occasione è stata anche aggiornata la mappatura della zona.

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  • bosco del Rugareto Rescaldina
  • bosco del Rugareto. I carabinieri stanno bonificando il bosco del Rugareto tra Rescaldina, Uboldo e Cerro (video) - 20/11/2022
  • bosco del Rugareto. I carabinieri stanno bonificando il bosco del Rugareto tra Rescaldina, Uboldo e Cerro (video) - 20/11/2022

A guardare la faccenda da una prospettiva diversa, abbiamo i boschi infestati di persone che li usano per nascondersi ed acquartierarsi, organizzarsi e per distribuire droga. Come se fosse casa loro, come se ci avessero insediati in modo occulto. Il fatto che tutti questi delinquenti siano della stessa nazionalità, del Marocco, è altrettanto inquietante. E’ vero che fino a questo momento si son sparati e uccisi fra di loro, ma la sensazione è che potranno diventare presto un vero problema militare.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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