Economia e lavoro

La stangata della bolletta della luce di Luglio 2022

Brutta sorpresa nella Bolletta della luce di Luglio 2022. Ho appena guardato i dati di Arera, Agenzia regolazione reti energia e Ambiente, cioè l’ agenzia che regola l’acquisto di energia in Italia, relativi al mese di luglio e i dati forniti dal GME, il Gestore dei mercati energetici. Purtroppo i dati dei costi dell’energia si sanno solo a fine mese, quando è possibile fare una media di tutte e oscilalzioni giornaliere. La bolletta di luglio sarà una botta pesantissima per tutti. Infatti il costo è l’energia elettrica ha avuto un rincaro tra giugno e luglio, con il cambio di trimestre, di circa l’81%.

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Un costo che sconvolgerà molti utenti,specialmente quelli che non sono ancora passati dal mercato di maggior tutela a quello libero. Il danno ormai è fatto, dato che siamo in agosto, e la prossima bolletta toglierà il sonno a molti. La media dei consumi domestici passa da 155 euro al mese a 282 euro. La guerra in Ucraina non c’entra. C’entrano invece due situazioni particolari. Una è la legge sulla transizione ecologica, che ha provocato un innalzamento dei costi dell’energia e l’altra è la speculazione economica che vi è da parte di chi ci vende l’energia elettrica all’Italia.

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Paradossalmente, chi vende il gas all’italia ha speculato meno rispetto a chi vende l’energia elettrica. Lascio a voi l’onere di andare a vedere chi sono i fornitori. L’italia, o meglio, i cittadini italiani pagano il non aver avuto dei governi abbastanza svegli ( o forse ne hanno avuti di troppo svegli e interessati, più che al bene dei cittadini, ad altre situazioni) e il non aver prodotto energia in italia.

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Ad esempio non ha prodotto panelli solari in proprio e non li ha forniti a prezzi accessibili a tutti. Infatti, se ogni tetto della penisola avesse dei pannelli solari, non avremmo il problema del costo dell’approvvigionamento energetico. Però i pannelli solari costano molto, perchè invece di produrli in Italia, si comprano dalla Cina. Sono poche le famiglie che possono permettersi l’ investimento iniziale necessario a mettere i pannelli solari sui tetti. Le pratiche burocratiche sono difficili e il costo da sostenere inizialmente troppo alto. In italia c’è un solo referendum in cui risultato è stato rispettato: quello sull’energia nucleare, che gli italiani votarono nel 1987, e che afossò la possibilità di costruire centrali nucleari. Sono passati quasi 40 anni.

Le bollette e il Sen

A metà luglio vedremo la stangata in bolletta. Chi ha una bolletta bimestrale con scadenza a settembre si accorgerà dell’aumento solo in quel momento. Chi è ancora nel mercato di maggiortutela, nonostante il nome rassicurante, non ha tariffe agevolate, non tutela nessuno e paga molto più degli altri. L’unico consiglio che si può dare a si trova ancora con il SEN, il servizio elettrico nazionale o di maggiro tutela, è quello di mettersi alla ricerca della soluzione più adatta alle proprie esigenze.

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La bolletta a prezzo fisso

Ci sono molte offerte, di ogni tipo. Vanno valutate. Molte si basano su una scommessa, una proiezione sul futuro. E come se dicessero: “Se oggi il costo delal luce aumenta, domani diminuisce”. Calcolano quindi una tariffa sullla base di una media mensile composta e formulano un prezzo fisso a kw/h per un certo numero di clienti da tenere fermo, generalmente, per due anni. La si può chiamare promozione di entrata. Quando poi il mercato sfora la media, oppure si avvicina la scadenza le agenzie di distribuzione inviano ai lclienti che sono con loro da un certo numero di mesi una proposta unilaterale di modifica dei costi e alzano il prezzo a kw/h

Non c’è niente di immorale. Lo stato stabilisce una forbice tra un massimo e un minimo di guadagno sul prezzo dell’energia e tutte le aziende devono tenersi all’interno di quello stretto range di prezzi. A conti fatti il costo dell’energia, fra l’azienda del mercato libero più cara e la meno cara, con consumi standard domestici, è mediamente intorno ai 5 o 6 euro. Significa che qualunque azienda scegliate, il risparmio massimo, sul costo dell’energia, è circa 6 euro. Poi ci sono gli altri costi, indipendenti dall’azienda.

C’è la quota che va trasferita all’azienda che si occupa degli impianti e della gestione dei contatori. Quest’azienda non è sul mercato libero ma in ogni zona ce ne è una sola che vince un appalto e fa un prezzo per contatore che poi è ricaricato da ogni libero distributore sulle bollette dei clienti. Ci sono anche gli oneri commerciali, che servono per pagare i servizi delle aziende che gestiscono i contratti. sono costi biannuali che sono ripartiti, generalmente, sulle bollette mensili. C’è anche tutta una serie di altri costi e tasse che si aggiungono ma che incidono in modo molo minore sulla bolletta.

Le bollette indicizzate mese per mese

L’altro tipo di contratto che un’azienda può proporvi è quello a costo indicizzato al mercato mensile. Significa che pagate quel che avete consumato nel mese di riferimento della bolletta al prezzo esatto. In questi casi l’azienda di distribuzione vi fornisce i dati per calcolare prezzo e consumi, vi dà la possibilità di fare l’autolettura e di autoregolarvi, e spesso propone dei benefit. Si tratta di un sistema che prevede di metterci un po’ di impegno, sia per capire il sistema sia per imparare a regolarsi. Però lo sappiamo fare con la spesa giornaliera, con il consumo della benzina, possiamo farlo anche con il costo dell’ energia.

Io, ad esempio, preferisco avere il controllo completo sulle mie bollette e sui miei consumi, da quando ho capito come funziona il mercato dell’energia. Sono anche disposta a condividere quello che ho imparato e quindi vi lascio un link, da cui potrete avere una parte delle informazioni che vi permetteranno di iniziare a capire cosa conviene fare per contenere i costi dell’energia, alle condizioni attuali. Clicca su questo link, leggi, scegli, ascolta e poi scrivimi il tuo parere.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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