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Preso il gambizzatore di Rescaldina ( bosco del Rugareto)

Storie di violenza nel parco del Rugareto a Rescaldina e Garbagnate milanese. Lo scorso 27 Aprile, a Garbagnate Milanese sulla pista ciclabile adiacente all’ospedale venne ritrovato, dopo una segnalazione al 112, un uomo gambizzato. Gli avevano cioè sparato ad entrambe le gambe. I Carabinieri della compagnia di Rho intervenuti sul posto insieme ai soccorritori si sono occupati del suo trasporto nel Pronto Soccorso dell’Ospedale dove era stato trattenuto e ricoverato in osservazione.

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I carabinieri hanno poi identificato l’uomo che risultato essere un magrebino irregolare sul territorio nazionale. Da quel momento sono partite le indagini estremamente riservate. E’ stata identificata anche la zona in cui è avvenuta la gambizzazione, cioè i boschi del Parco del Rugareto a Rescaldina. Non ne abbiamo saputo nulla in quel momento, ma oggi carabinieri della sezione operativa della compagnia di Rho hanno dato notizia dell’arresto di un marocchino di 27 anni che è ritenuto il responsabile della spedizione punitiva.

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Il 27enne è accusato di essere il responsabile delle lesioni personali aggravate all’altro magrebino, di detenzione illegale di armi e di evasione dagli arresti domiciliari . In questo periodo si trovava già in carcere, ed è lì che gli è stato notificato il provvedimento di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Busto Arsizio, su richiesta della procura della Repubblica.

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Le indagini condotte dai carabinieri hanno permesso di raccogliere tutta la serie di elementi che hanno permesso l’individuazione della l’autore della sparatoria che in quel momento risultava evaso dagli arresti domiciliari a cui era sottoposto a Torino, accusato di un episodio di resistenza a pubblico ufficiale e di spaccio di stupefacenti. Ora si trova nel carcere di Busto Arsizio.

Il bosco del Rugareto, a Rescaldina, e i Boschi fra Busto Arsizio, Lonate, Castellanza e Vanzaghello sono ormai territorio di bande di spacciatori magrebini che si rendono protagonisti di violenze inaudite e che hanno distribuito nei boschi diversi cadaveri di persone uccise con colpi di pistola alla nuca o dopo torture, come è successo a Vanzaghello a maggio, poco dopo la gambizzazione del Rugareto

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