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La polizia interrompe il massaggio romantico e…

Giovedì pomeriggio gli agenti del commissariato di Porta Ticinese hanno effettuato dei controlli in un centro massaggi cinese di via Bligny e in un box doccia hanno trovato una dipendente e un cliente che facevano sesso.

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In realtà la polizia parla di atti sessuali, quindi non si sa cosa facessero nel particolare ma l’uomo ha confermato di aver pagato 60 euro per una seduta di massaggi della durata di un’ora comprensiva di rapporto sessuale. Un altro cliente del centro massaggi, che al momento dell’eruzione della polizia si trovava in sala d’attesa, ha confermato il pagamento del servizio romantico completo.

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E così scattata la perquisizione del locale e sono stati trovati circa 1200 euro divisi in banconote di vario taglio e 20 preservativi confezionati. Quindi il locale del centro massaggi, il denaro contante e il materiale ritrovato sono stati posti sotto sequestro.

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La polizia ha quindi chiuso il centro massaggi per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e ha indagato, in stato di libertà, la titolare, una donna cinese di 39 anni, per lo stesso reato. Si tratta di una indagine, e non di una denuncia perchè va ora dimostrato che parte del denaro preso dalle donne che si prostituivano all’interno del centro massaggi sia andata alla titolare del centro stesso.

Scontrini fiscali e massaggi romantici

In un caso simile, avvenuto nel 2016, lo sfruttamento della prostituzione era stato provato perché la titolare del centro massaggi cinese aveva emesso gli scontrini fiscali con la dicitura massaggio romantico quando le ragazze includevano nei loro servizi anche il rapporto sessuale.

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