Racconti a puntateChi ha ucciso nonna Dele?MagazineStoria e Cultura

Chi ha ucciso nonna Dele? Capitolo 1 (2)

Chiara era una donna dolce e materna, dai lunghi capelli castano scuro e gli occhi nocciola, allungati quasi come quelli degli orientali, la pelle appena ambrata si abbronzava velocemente. Quando era giovane il suo aspetto ricordava quello di una principessa esotica dei cartoni animati. Ora era invece quello di una calda matrona, sempre esotica, ma grassoccia e prosperosa.

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Aveva sposato Giorgio dopo 4 anni di una quasi innocente relazione giovanile. Si erano innamorati quando lei aveva 15 anni e lui 19. Dopo qualche anno, alcune volte avevano ceduto al desiderio, rapiti dall’emozione dell’esperienza proibita, poi non potevano più farne a meno e infine per loro il sesso era diventato una deliziosa abitudine. Giorgio era l’unico figlio di Adelaide Ferretti Nardi, che era già a quel tempo vedova, benestante e molto gelosa del figlio. A 19 anni, Chiara era rimasta incinta, prima ancora di finire le scuole superiori, e Giorgio le aveva chiesto di sposarlo.

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Non era stato un periodo facile. Era stato duro affrontare i suoi genitori e poi Dele che, dopo aver rimarcato la stupidità giovanile, aver insinuato che il bambino poteva non essere di Giorgio e dopo aver fatto pesare in ogni modo a Chiara il fatto che suo figlio si sarebbe rovinato la vita e la carriera, sposandosi e avendo un figlio troppo presto, aveva deciso di prendere il controllo delle loro vite.

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I due ragazzi non potevano permettersi di affittare un appartamento. Chiara doveva finire le scuole superiori e sostenere l’esame della maturità mentre Giorgio doveva laurearsi. I suoi fratelli vivevano ancora in casa con i genitori, così Chiara si lasciò convincere che andare a vivere con la suocera sarebbe stata una soluzione ragionevole.

La prima gravidanza

La prima gravidanza era stata un incidente e lei credeva di meritare le critiche della suocera, quindi aveva sopportato in silenzio, cercando di essere matura e di non pesare. Aveva cercato di diventare invisibile.

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Chiara superò l’esame di maturità quando la sua prima bambina aveva già due mesi. Non si era iscritta all’università e si era cercata un lavoro subito dopo la fine della scuola, trovandolo ancora una volta con l’aiuto di Dele, in una piccola ditta di San Giorgio, come segretaria.

Poi aveva avuto una piccola ribellione. Dele si aspettava che le chiedessero di tenere la bambina durante l’orario di lavoro della madre, invece la ditta era più vicino alla casa dei genitori di Chiara e quindi lei scelse di lasciare la piccola dai nonni materni. In questo modo poteva andare facilmente ad allattarla, disse. Dele, però, era convinta che fosse una ripicca, e Chiara sapeva che nella scelta fatta aveva pesato parecchio il fatto che lei non volesse affidare la sua Jessica alla suocera.

La seconda gravidanza

Il giorno della laurea di suo marito, durante il ricevimento, le erano venute le doglie e poche ore dopo aveva partorito il suo secondo figlio, Federico. Dele rimproverava a Chiara anche il secondo figlio, e il fatto che avesse rovinato la festa di laurea di Giorgio, che lei aveva aspettato così a lungo. Chiara restava zitta, invece Dele si faceva scappare apposta a mezza voce, frasi irritanti e offensive. Quando Chiara tornò al lavoro, iscrisse sia Federico sia Jessica all’asilo nido.

La terza

Il terzo bambino, Andrea, era nato il giorno dopo che il marito aveva sostenuto l’esame di Stato per gli avvocati. Dele, in quell’occasione, aveva detto parole davvero cattive, ma Andrea era più dolce e coccolone dei due fratelli più grandi e lei prese a prediligerlo.

Quella dei gemelli

Quando Andrea aveva 5 anni, Chiara rimase incinta di due gemelli e la suocera le aveva dato della scema davanti ai suoi figli. Questa volta lei le diede ragione e dopo anni di dispetti reciproci, se ne era andata di casa con i suoi bambini e si era trasferita da sua madre. Giorgio l’aveva raggiunta poche ore dopo, e di fronte al fatto che Chiara si era rifiutata di tornare a casa della suocera, avevano deciso di prendere una casetta da soli, con i bambini.

Per tutta la nuova gravidanza di Chiara, madre e figlio non si erano più frequentati, ma poi Don Gianni riuscì a convincere Dele ad andare al battesimo dei bambini e, piano, piano, i rapporti erano ripresi, ma la famigliola aveva continuato a vivere per i fatti suoi a San Giorgio mentre Dele abitava da sola nella sua villetta di Casate.

Chiara era paziente e perdonava velocemente, era una mamma, ma per anni, tutte le volte che gliene si presentava l’occasione, diceva che la più rilassante delle sue gravidanze era stata quella dei gemelli, anche se aveva vomitato dall’inizio sino alla fine, e aveva continuato perfino in sala parto, perché non aveva intorno Dele che le diceva continuamente quanto era stata stupida a restare incinta.

Le parti si invertono

Solo quando il diabete di Adelaide peggiorò al punto di non poterla lasciare più da sola, avevano deciso di tornare a vivere insieme, otto anni fa,nel 2004. Questa volta fu Dele che si trasferì a casa di Chiara e Giorgio. Le avevano preparato un monolocale con il bagno, un cucinino e l’ingresso indipendente, al piano terreno della loro villetta. In quegli otto anni, però, il cucinino era servito solo per fare qualche torta, perché Dele aveva sempre mangiato con la famiglia. Chiara si era presa cura di Dele, le faceva le iniezioni d’insulina e le ricordava tutte le pastiglie. La scortava a passeggio, a trovare le amiche e andavano a fare la spesa insieme.

Però aveva l’impressione che il tempo le fosse sfuggito e di non essere mai riuscita a fare qualcosa da sola. Si sentiva ancora giovane, con i bambini grandi, e voleva fare qualcosa con la sua vita. Per alcuni anni, dopo essere andati a vivere da soli, aveva aiutato il marito con la gestione dello studio, e l’esperienza le era piaciuta molto.

Poi lui si era associato a uno studio legale più grande e lei aveva smesso di lavorare per seguire meglio i bambini, specie i gemelli, e ora badava anche alla suocera. Per quanto paziente, anche lei ogni tanto si chiedeva per quanto ancora Dele sarebbe vissuta, e quando lei sarebbe stata libera di pensare un po’ a sé stessa.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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