Ho fatto il vaccino anti covid e non è successo nulla. Anzi, è andato tutto bene
Milano. Ho fatto il vaccino contro il covid 19. La prima dose. Questa non è una notizia. Non può esserlo perchè manca degli elementi essenziali di urgenza, essenzialità, attualità, interesse pubblico e inusualità. Specialmente per il fatto che è andato tutto bene, che non avuto, per ora, effetti collaterali, che nel centro vaccinale di Sesto San Giovanni (Mi) sono stati veloci, professionali, attenti e gentilissimi.
Non ho ancora sessant’anni e mi hanno vaccinato perchè sono una volontaria della Protezione civile che partecipa a servizi contro la pandemia dall’ 8 marzo 2020. Lo dico per spiegare l’anticipo della data del vaccino. Penso che questo sia uno di quei periodi della storia dove chiunque possa fare qualcosa lo debba fare sentendolo come un dovere civico. Mi dicono che non è una guerra. Secondo me è una guerra, una delle peggiori che la storia abbia visto. Non ci hanno bombardato ma ci hanno ucciso, siamo diventati vecchi e tristi, spaventati, stanchi e bolsi. Siamo depressi, e non solo economicamente. La reazione deve esserci, se si vuole sopravvivere e si vuol veder tornare a fiorire la Lombardia.
Il vaccino: antipolio, antitetanica, antivaiolosa…
Il vaccino è il pfizer, ma avrebbe potuto essere uno qualunque. La mia non fiducia cieca cieca. Quelle tre cose in croce che so sui vaccini, che sa chiunque altro, mi hanno permesso di distinguere fra i vaccini a Rna e quelli ad adenovirus. Sono nata nel 1963, e sono stata fra i primi bambini vaccinati contro la poliomielite, una malattia virale contagiosissima che uccideva moltissimi bambini sopra i due anni e che, quando non li uccideva, li lasciava con gravissimi danni neurologici. Ne ho fatti 2: prima il Salk e poi anche il Sabin.
In Italia la poliomielite non esiste praticamente più. Fino agli anni ’60 le epidemie di poliomielite erano la causa di vere e proprie stragi di bambini, come la difterite, come il vaiolo. Si, da piccola sono stata vaccinata anche contro la difterite e contro il vaiolo. Ho ancora la cicatrice dell’antivaiolosa sul braccio. E’ come un marchio che condivido con tanti della mia età . Ad un certo punto il vaiolo si è quasi estinto e la vaccinazione non è più servita. Ho fatto il vaccino anche dell’antitetanica e i suoi numerosi e continui richiami. Negli ospedali di oggi non si sente più parlare di poliomielite, vaiolo, tetano, difterite, grazie ai vaccini.
Certamente all’inizio, con il caos creato dallo stato italiano, si poteva capire che vi fosse un minimo di prudenza nel sottoporsi al vaccino anti covid. E’ accettabile anche che vi sia chi non si vaccina per motivi suoi. E’ una scelta che non è sindacabile, anche se è una questione di numeri. Non è accettabile però che vi sia chi inviti la gente a non vaccinarsi raccontando delle bugie o delle stupidaggini o che vi sia chi crede a bugie insensate.
Come dicevo all’inizio, però, il fatto che io abbia fatto il vaccino come tanti altri non è una notizia. Prendete questo articolo come un invito a ragionare e a ricordare cosa vi hanno insegnato a scuola, nell’ora di scienze, a proposito dei virus e a non credere a tutto ciò che è vien fatto passare per vero quando palesemente non lo è.
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