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Covid 19: vaccino sì o no? Le statistiche

Il numero dei no vax in tema di Covid-19 cresce ma la maggior parte dei cittadini è a favore della somministrazione del vaccino, in particolare quello della Pfizer. Vaccino sì o no? Premesso che in Italia si lascerà libero arbitrio ai cittadini, riportiamo i numeri che speriamo possano fare un poco di chiarezza sulla vicenda.

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L’efficacia del vaccino dopo la prima dose è del 52%. Dopo sette giorni occorre tuttavia ricorrere alla seconda dose che porta un’efficacia in crescita al 95% (media tra il 90.3% e il 97.6% dei gruppi considerati nello studio). Un po’ come succede per il vaccino polivalente per i neonati che ha bisogno di “richiami” (ulteriori dosi) per perfezionare l’immunità.

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Il Pfizer è molto reattogenico, cioè induce reazioni più forti dei vaccini soliti: la metà delle persone, in particolare giovani, prova mal di testa, febbre e brividi, che però si risolvono in 24 ore. Se ci sono reazioni significa che il vaccino si sts mettendo in moto. Finora circa il 25% dei vaccinati ha avuto reazioni indesiderate ma la percentuale di chi ha manifestato sintomi “gravi” è decisamente bassa.

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Anche il banale vaccino antinfluenzale non ha una copertura pari al 100%. Gli effetti indesiderati più frequenti e conseguenti al vaccino contro l’influenza stagionale, nel 10-40% degli individui vaccinati, sono l’arrossamento o il dolore nel punto d’iniezione. Altri sintomi come febbre alta, dolori muscolari o leggero malessere si sono verificati nel 5-10% delle persone vaccinate. Tali effetti sono, in genere, innocui e scompaiono senza essere trattati entro pochi giorni dalla vaccinazione

Tanti sono i morti per complicazioni insite all’ influenza ma molti di più sono quelli legati al Covid-19. Tutto ciò a fronte di numeri e dati statistici.

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Giornalisti come noi, ma forse alla ricerca di dati-scoop, potranno riportare nei prossimi mesi i numeri molto di chi avrà avuto effetti collaterali ma per onestà ci sentiamo in dovere di specificare che a sottoporsi alla campagna vaccinale saranno milioni e poi miliardi di persone.

Preferiamo ragionare sui numeri intesi come dati percentuali proprio per essere il più obiettivi possibili, così come abbiamo fatto le settimane scorse con il numero di contagiati, ospedalizzati e decessi nel Magentino e in Lombardia.

Nota della redazione
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Cristina Garavaglia

Giornalista

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