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“Per Elisa”: numeri e “Cuori Grandi”…onlus. A Magenta

Graziella e Giuseppe Lisca, con Francesco Bigogno presidente di “Cuori Grandi” onlus, hanno presentato lunedì 7 settembre in Casa Giacobbe l’edizione 2020 di “Per Elisa”. Una rassegna che dura ormai da 14 anni e che è diventata tradizione e storia per Magenta. Un evento che fa onore alla lirica e alla solidarietà, nato dopo la scomparsa di Elisa Lisca, morta giovanissima in un incidente di moto.

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L’evento

. "Per Elisa": numeri e "Cuori Grandi"...onlus. A Magenta - 07/09/2020
La locandina

L’appuntamento è alle 20.45 del 19 settembre 2020 alla tensostruttura di piazza Mercato: all’aperto ma con la protezione in caso di pioggia o vento, con il distanziamento sociale di un metro e con le file a posti sfalsati pensati per ridurre al minimo la distanza facciale. Sono stati pensati circa 260 posti a sedere.

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L’evento è a ingresso gratuito ma su prenotazione (tel 333.2001317 e 340.2545332) con offerte a favore del progetto scuola alla missione in Togo di Maristella Bigogno.

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Un omaggio a Giuseppe Verdi in previsione al 120° anniversario della sua morte. Un concerto con musiche “a sorpresa” che saranno scelte dalla cantante lirica Anna Maria Chiuri che farà anche da presentatrice. Al pianoforte il maestro Milo Martani.

Una tradizione

In 14 anni molto è stato fatto dalla famiglia Lisca per onorare la memoria della figlia. Da un evento doloroso è nata un tradizione che ha portato con sé la bellezza e la speranza che porta in sè la cultura musicale e che assume un valore ancor più simbolico, proprio in questi mesi di ripresa dopo la pandemia mondiale. Su questo palcoscenico sono passati celebrità, artisti. Le loro performance si sono intrecciate alle vite di tanti magentini (e non solo) che hanno fatto da spettatori, che hanno contribuito a opere di solidarietà, che hanno legato a un motivo del bel canto ricordi di tempi felici.

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Anche quest’anno, il ricavato andrà a favore di “Cuori Grandi” onlus per la missione in Togo della magentina Maristella Bigogno. Cosa direbbe vostra figlia dal cielo, nel vedere cosa avete costruito in tutti questi anni? “Direbbe di andare avanti così, nella strada intrapresa grazie a lei, alla sua tragica scomparsa – ha commentato Giuseppe Lisca – All’appuntamento di ‘Per Elisa’ si sono inanellati anche quelli che tengo con gli ‘Amici della lirica’: un paio all’anno e tutti volti a promuovere il bel canto e la solidarietà, dato che vanno a favore di ‘Aicit’ e di ‘Non di solo pane’ – prosegue il signor Lisca – Ogni anno, riusciamo a mettere a disposizione del prossimo da 18 ai 20mila euro. Anche quest’anno abbiamo voluto dare un seguito all’evento ‘Per Elisa’: non solo per fare del bene agli altri ma anche per continuare ad onorare la memoria di nostra figlia. E poi, il mondo deve tornare a vivere”.

Prosegue dunque il sodalizio tra i Lisca e “Cuori Grandi” onlus in una serata piena di significato e con un messaggio che è stato sottolineato da Francesco Bigogno: “La vita deve continuare. Si tratta di un messaggio bello. Si tratta di un messaggio coerente con la scomparsa di Elisa e la ripresa post Covid”.

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La scuola ad Amakpapè, Togo

“Termineremo a breve la seconda scuola che comprende le medie e le superiori – ha spiegato Francesco Bigogno presidente di ‘Cuori Grandi’ – Nel container di luglio, giunto a destinazione ad agosto, abbiamo inviato il materiale della mensa interna e di quella esterna (quest’ultima per onorare la tradizione africana della cucina di cibi tipici all’aperto). Il container includeva anche il materiale per la biblioteca. Se pensiamo che ‘Cuori Grandi’ è nata nel 2010, abbiamo iniziato a costruire la scuola nel 2012 e che i bambini sono iniziati ad arrivare nel 2014, in 6 anni abbiamo dato istruzione a qualche migliaio di giovani”.

Numeri da capogiro se rapportati a un paese come l’Africa. Numeri significativi perché includono tante bambine, che per tradizione le famiglie lasciano a casa e precludono loro dalla possibilità di istruirsi. Numeri che comunque sono molto più grandi se si includono gli studenti sovvenzionati al di fuori della missione, anche a livello universitario. Basti pensare che due medici operanti a Lomè sono ex bambini-studenti di Maristella.

Si prendono i bambini dall’asilo e gli si dà loro un’istruzione fin anche alla laurea. Si formano professionisti a casa loro che danno ricchezza al proprio Paese.

Nota della redazione
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Cristina Garavaglia

Giornalista

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