Ossona

Nuove tariffe Atm. La fregatura della fascia gialla M6 per Ossona

Ossona. I nuovi abbonamenti per i mezzi pubblici nascondono un fregatura per chi abita nella fascia Mi6 nella part nord ovest della provincia di Milano, di cui fanno parte Ossona, Arluno e altri paesi.

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Non è facile accorgersene, a meno che non ci si trovi nella situazione di provarlo sulla pelle. Il nuovo tipo di abbonamento che ha sostituito il vecchio abbonamento Io Viaggio con la convenzione fra Trenord, Trenitalia, Atm e altre società di trasporto pubblico,e gli abbonamenti mensili nascondo nella fascia Mi6 permettono di andare avanti e indietro da Milano, ma non di spostarsi fra i Comuni confinanti della provincia di Milano, in cui risiedono i servizi essenziali per la provincia. Si insomma, se si abita a Ossona, o a Arluno, non si può usare la tessera dell’abbonamento per andare a Casorezzo, Abbiategrasso, Cuggiono e Magenta.

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Poco male, si potrebbe dire, i mezzi pubblici di collegamento fra quei comuni sono davvero pochi. Spesso per andare all’ospedale di Magenta bisogna andare fino a Milano, alla fermata della metropolitana e poi tornare indietro.Verissimo, ma ora bisognerà fare un biglietto in più ogni volta che lo si fà.

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Gli ospedali e la polizia locale

Il problema sono proprio gli ospedali. Tutti quelli che utilizziamo normalmente da Ossona, cioè Magenta, Abbiategrasso e Cuggiono, si trovano nella fascia Mi 7, quindi raggiungibili solo integrando la tessera con il biglietto dei mezzi con un altro biglietto.

Da Ossona pur avendo il servizio di polizia locale in Comando unico a Casorezzo (area ex Zucchi) non si potrà usare la tessera dell’abbonamento dei mezzi pubblici per raggiungerne la sede. Andrà comprato un biglietto a parte. Si insomma, ai pendolari hanno detto che se abitano nei comuni della fascia gialla risparmiano 10 euro sull’abbonamento precedente. Però questo è vero solo se si limitano all’andata e ritorno da Milano, perchè se provano a viaggiare fra i comuni, quei 10 euro li spendono se devono andare all’ospedale o all’inps, o negli uffici della polizia locale, solo due o tre volte in un mese. Il commento? Uno solo: il tariffario è stato fatto da milanesi di città, che non hanno idea di quelle che sono le esigenze di chi vive in provincia. Non si potrà dire nulla se in campagna non facciamo glia ambientalisti. Qui, nella fascia gialla M6, dobbiamo usare l’automobile per forza.

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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