5 stelle e i buchi di Rosseau. Rintracciato uno dei sospetti hacker della piattaforma pentastellata
Il Movimento 5 stelle di Milano ha tutte le ragioni per gioire oggi, perchè alla vigilia delle elezioni la polizia postale di Milano ha scoperto uno degli hacker che la scorsa estate avevano sfruttato i bug, cioè gli errori di programmazione, della piattaforma informatica dell’ Associazione Rousseau utilizzata per gestire le attività politiche del Movimento Cinque Stelle.
Il primo dei presunti hacker identificati dalla polizia postale è un trentenne abitante in Veneto. Nei suoi confronti la procura della repubblica di Milano ha emesso un decreto di perquisizione e ispezione informatica,eseguito poi dalla polizia postale milanese.
Le indagini, condotte con il supporto del Centro Nazionale per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, proseguono per accertare altre responsabilità nelle intrusioni informatiche compiute ai danni della citata piattaforma.
Hacker poco sportivo nei confronti dei 5 stelle
Attualmente il giovane è indagato. Molto spesso gli hacker si limitano alle intrusioni nei sistemi operativi difettosi, specie quelli di una certa importanza o sensibili e che dovrebbero avere almeno le protezioni di base, senza fare danni. Lasciano un segnale della loro presenza comunicando in questo modo da dove e come sono entrati. Nella maggioranza di casi si tratta di mancati aggiornamenti dei sistemi operativi, specie di windows, o di password lasciate in chiaro nel codice sorgente. la maggior parte degli hacker non usa programmi specifici per entrare nei sistemi operativi. Usa solo quanto è a disposizione dell’utente medio. introdursi e sfruttare questi bug, per evidenti che sino è un reato.
La buona pratica , quando si trova un errore di programmazione in una piattaforma, è quella di avvisare il proprietario tramite telefono, email o anche tramite i comunicati stampa. Non è considerato sportivo sostituire la prima pagina del sito internet visibile agli utenti. Inoltre oggi sono certe le conseguenze penali digli atti di hackeraggio.
Infatti per tutelare i dati personali dei cittadini e la sicurezza delle comunicazioni telematiche, la Polizia Postale e delle Comunicazioni conduce, su tutto il territorio nazionale, i programmi operativi della Polizia di Stato volti alla prevenzione e alla repressione degli attacchi informatici in danno delle infrastrutture critiche e sensibili. Insomma, l’hacker trova il bug e la polizia postale trova l’hacker.