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L’inferno della notte della Stazione Centrale. Risse, accoltellamenti e rapine

La scorsa notte, intorno alle 2,30 gli agenti della polizia locale di Milano stavano scortando un mezzo dell’ Amsa incaricato delle pulizie sul piazzale della Stazione Centrale, in piazza Duca d’Aosta, quando gli addetti hanno attirato la loro attenzione sull’angolo della piazza dietro il bike sharing.

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Lì avevano hanno notato un uomo steso a terra e coperto di sangue. Si trattava di un uomo di colore,  svenuto e con una larga ferita all’addome, forse procurata dal vetro di una bottiglia rotta usata come arma durante un’aggressione. La polizia locale ha Immediatamente chiamato il 118 che ha soccorso il giovane e lo ha poi portato, in codice rosso, al policlinico, dove è stato operato. Ora è in prognosi riservata ma non sembra in pericolo di vita.

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Sul posto sono intervenute le volanti della squadra mobile della polizia di Stato che hanno effettuato le prime indagini. Il ferito non aveva addosso documenti ma poco lontano da lui è stato trovato un tesserino plastificato che riportava il nome di un 22enne originario del Gambia. Non si è quindi certi della sua identità. Questa mattina sono state effettuate le analisi della polizia scientifica che ha analizzato le telecamere della zona. Si stanno cercando anche testimoni che potrebbero aver assistito all’aggressione.

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Sempre in  Stazione centrale una senzatetto rapinata di 7 euro

Prima del finire della notte, all’angolo fra via Vittor Pisani e piazza Duca d’Aosta,  la polizia ha arrestato un tunisino di 26 anni. Poco prima aveva minacciato, fingendo di avere un’arma, una senzatetto ucraina disabile di 53 anni, riuscendo a farsi consegnare 7 euro che la donna teneva con sè.  I poliziotti lo hanno rintracciato poco dopo, l’uomo nel tentativo di fuggire ha colpito un poliziotto e quindi è stato arrestato per resistenza oltre che per rapina. Il tunisino è stato processato per direttissima e alla povera donna, sono stati restituiti i suoi averi.

Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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