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Mobilità disabili. Il governo se ne frega. Paga la Lombardia

Il contributo dello stato italiano per il trasporto degli studenti disabili delle scuole superiori e Iefp è insufficiente. Ci pensa regione Lombardia anche se l’impegno è estremamente gravoso.

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Sono stati impegnati 17, 5 milioni di euro. Le parole di Valentina Aprea, assessore all’istruzione Formazione e Lavoro della regione Lombardia, sono venate da una leggera polemica dovuta alla mancanza di trasferimenti dello Stato centrale italiano nei confronti di un così importate servizio.

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I fondi regionali andranno ai Comuni, che organizzano i servizi di trasporto e l’assistenza durante il trasferimento degli studenti disabili della scuola secondaria superiore e dell’Istruzione e Formazione professionale regionale. Il governo ha infatti stanziato solo 75 milioni di euro per tutta Italia, a fronte di un fabbisogno di almeno 150milioni di euro.

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Le nuove linee guida per i contributi regionali

Regione Lombardia ha approvato le linee guida omogenee per la gestione del servizio con la collaborazione di Anci Lombardia.
“Si tratta di un impegno gravoso ma indispensabile per assicurare continuità ed omogeneità al servizio, soprattutto a seguito del mancato completamento delle riforme costituzionali ed in particolare delle Province e della Città Metropolitana”, ha detto Valentina Aprea in una nota.  I primi 17milioni e mezzo serviranno a coprire i costi della prima trance dell’anno scolastico 2017/2018.

palazzo anci
palazzo in cui si trova l sede di Anci Lombardia, in via Rovello a Milano

I fondi statali saranno infatti disponibili solo nel 2018. Secondo le nuove linee la regione Lombardia riconosce ad ogni studente disabile, fino a 4mila euro per il trasporto e fino ad un massimo di 7.140 euro per l’assistenza. I contributi riconosciuti ad ogni studente variano in base ad un profilo personalizzato di assistenza, che tiene conto della  distanza dalla scuola o dal centro di formazione professionale, dal livello di fabbisogno di assistenza richiesto, da 5 a 10 ore settimanali, con la possibilità di aumentare il numero delle ore nei casi di disabilità complessa o nel caso in cui lo studente debba sostenere gli esami”.

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Le domande presentate agli uffici comunali

Le domande vanno presentate agli uffici comunali che attiveranno il processo di richiesta del contributo. E’ una procedura interamente telematica, con l’assistenza di un call center specializzato. Il sistema informativo regionale guida la richiesta e calcola il contributo sulla base di parametri prefissati. Attualmente il 50% dei contributi è già stato erogato ai primi 118 comuni lombardi che hanno presentato le domande. Il sistema è entrato in funzione il 20 luglio, 2017. Con il primo decreto del 16 agosto, hanno usufruito del contributo 1187 studenti disabili, per un ammontare complessivo pari a 242.956 euro per il trasporto e 2.447.991 euro per l’assistenza.

Le prossime 2 tranche saranno approvate l’1 e il 15 settembre, giorno in cui chiude il bando. “Salvo non si rendano necessarie eventuali proroghe che concorderemo con Anci Lombardia. Abbiamo scelto una procedura a sportello, con l’approvazione di provvedimenti in diverse finestre temporali, in modo da garantire tempestivamente l’erogazione dei contributi, assicurando al contempo un costante affiancamento ai Comuni nell’avvio delle procedure”. Ha poi spiegato l’assessore prima di riprendere la critica nei confronti del governo di Gentiloni.

Il governo Gentiloni merita una sanzione per aver ostacolato la mobilità dei disabili

“Regione Lombardia  rafforza così il tradizionale sostegno nell’inserimento educativo e lavorativo delle persone con disabilità, garantendo anche il trasporto e l’assistenza per sopperire a tutte le difficoltà che sono seguite a un confuso riordino istituzionale e a uno scarso impegno dello Stato, che rischiava di andare a scapito dei diritti degli studenti disabili”, ha concluso Valentina Aprea.

Una critica forte e giusta, specie in questo periodo in cui l’attenzione nei confronti del diritto dei disabili a potersi muovere sembra venire meno, come dimostrato dagli episodi di cronaca che forse non scandalizzano abbastanza. Come pretendere rispetto, se anche il governo non ha ritenuto necessario coprire i costi del trasporto e assistenza dei giovani disabili? Speriamo perlomeno che dopo aver tolto i finanziamenti al trasporto dei ragazzi disabili, il primo ministro Gentiloni non parcheggi la sua auto blu su un parcheggio loro destinato. O che, perlomeno, trovi qualcuno che gli dia una multa ben superiore ai 60 euro previsti per questa infrazione,

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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