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Sesso con i richiedenti asilo. 8 marzo e aids

Ossona – La vicenda di alcune donne di Magenta che compravano sesso dagli ospiti della Vincenziana di Magenta e  che potrebbero essere state infettate dall’Aids ha fatto scalpore. E’ su tutti i giornali e non coinvolge solo a Magenta. C’è uno strano risvolto  ossonese. Un ospite potrebbe aver partecipato ad un festino privato hard per l’8 marzo a Ossona.

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La storia è conosciuta, ma non confermata. Non si sono mai saputi i nomi delle donne che entravano di notte nel palazzo della Vincenziana a Magenta. Si dice che comprassero sesso dai clandestini che chiedono asilo politico che vi sono ospitati. E che lo consumassero all’interno della struttura della Caritas, gestita dalla cooperativa Intrecci. Solo voci, ma voci insistenti. Lo scandalo scoppiò qualche mese fa. Poi nelle scorse settimane è arrivato un altro grave colpo per la gestione della Vincenziana. Quasi per caso, si viene a sapere che alla Vincenziana uno degli ospiti è malato di Aids. La malattia è conclamata.

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Ora l’uomo non è più alla Vincenziana. Pare, ma non si è sicuri, che in seguito all’episodio tutti gli ospiti della Vincenziana siano stati sottoposti ai test per verificare se sono stati infettati dall’Hiv. Non c’è la certezza e non si può sapere quanti siano stati infettati. E’ uno dei casi in cui la privacy è la più stretta possibile. Non ci si può nascondere, comunque, che l’Aids sia una delle malattie più diffuse in Africa. E’ già molto che si sappia che hanno fatto i test. Le donne che hanno avuto rapporti sessuali con i clandestini, anche al di fuori della Vincenziana, dovrebbero fare il test e cambiare i loro comportamenti perlomeno fino all’ottenimento del risultato.

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Chiudere la Vincenziana

La storia ha avuto anche dei risvolti politici. La Lega Nord ha chiesto la chiusura del centro di accoglienza e accusa la cooperativa Intrecci di non saper gestire il centro. Sulla vicenda è intervenuto anche Fabrizio Cecchetti. “In questi mesi alla Vincenziana di Magenta ne son successe di tutti i colori. Dopo le infezioni di tubercolosi e gli scontri con le forze dell’ordine, le ultime notizie parlano addirittura di presunti casi di Aids e di donne che entrano di notte per avere prestazioni sessuali con i richiedenti asilo. Ciò è inaccettabile e significa una sola cosa. La cooperativa Intrecci non è assolutamente in grado di gestire quel centro. Va chiuso immediatamente senza se e senza ma.”

La situazione sanitaria all’interno del centro è sconosciuta

“E’ inammissibile che non ci sia un quadro preciso della situazione sanitaria di ognuno dei richiedenti asilo presenti sul territorio. Nei prossimi giorni presenterò un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere chiarezza sulla salute degli immigrati ospitati in queste strutture e chiederò l’obbligo di sottoporre a visita medica ognuno dei richiedenti asilo. L’altra cosa vergognosa è che viene impedito ai consiglieri regionali di poter effettuare controlli all’interno della Vincenziana e verificare le criticità presenti.

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E’ da circa otto mesi che chiediamo infatti al Prefetto di Milano di poter visitare il centro di Magenta, ma ogni volta vengono trovate scuse per impedirci di fare il nostro lavoro. Ora vogliamo un incontro immediato con il prefetto perché la situazione alla Vincenziana ha superato ogni limite: quel centro va chiuso all’istante”.

L’8 marzo a Ossona

La storia ha alcuni risvolti ossonesi. Dalle voci che girano in alcuni ambienti di Ossona pare che un gruppetto delle donne che hanno approfittato della disponibilità degli ospiti della Vincenziana abiti o frequenti il paese. Si parla infatti di una festa privata ed esclusiva, avvenuta per la ricorrenza dell’ 8 marzo 2016. Uno degli ospiti d’onore sarebbe stato proprio un prestante “Richiedente Asilo”. Tra le notizie raccolte, alla festa sarebbero state presenti delle signore benestanti in vena di follie. Ci sarebbe stata anche una enorme torta di cartone ricoperta di panna e fragole. Degna di un addio al nubilato da telefilm americano. Da questa torta sarebbe uscito l’ospite.

La serata avrebbe avuto gli epiloghi che la fantasia vi suggerisce. Fatti loro? Speriamo che si siano divertite? Certo. Però anche se la festa si è svolta a Ossona, non tutte le donne erano dell’alto-milanese. Non tutte si conoscevano fra loro. C’è la possibilità, infatti, che alcune non abbiano saputo del caso di Aids alla Vincenziana, o che non lo abbiano collegato a quella festa particolare. Quindi stanno correndo il rischio di essersi infettate e di non saperlo.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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