Necessario proteggere gli animali da allevamento autoctoni in via di estinzione
Milano – Proteggere gli Animali da allevamento autoctoni in via di estinzione. E’ quanto ho chiesto come vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia come Interrogazione all’assessore regionale intitolata “Sostenere imprese agricole che tutelano la biodiversità”
E’ necessario tutelare la biodiversità genetica dei nostri territori e sostenere le realtà imprenditoriali che difendono e conservano le razze di animali da allevamento in via di estinzione
E’ notizia di questi giorni che in Lombardia si sta assistendo a una progressiva perdita di capi di bestiami autoctoni con il serio rischio che storiche razze lombarde potrebbero presto estinguersi.
Nello specifico, tra bovini, ovini e caprini sono oltre quattordici le razze a rischio, tra cui la “mucca varzese” (unico bovino autoctono della Lombardia), la “pecora ciuta” (diffusa sulle montagne di Sondrio), la “capra frontalasca” (Alta Valtellina), la “mucca bianca” (Val Padana, nella foto), la “capra orobica”, la “mucca bruna” e la “pecora Brianzola”.
Ho presentato un’interrogazione all’Assessore regionale per avere un quadro preciso degli strumenti che Regione Lombardia ha messo e metterà in campo per tutelare questa biodiversità genetica, dei territori e della nostra storia rurale.
Per comprendere meglio il fenomeno basta sapere che gli imprenditori agricoli hanno denunciato che nelle fattorie lombarde negli ultimi 5 anni sono andati perduti ben 360mila capi di bestiame e a farne le spese sono state soprattutto alcune razze autoctone, tipiche delle nostre province e delle nostre montagne.
Sono perciò necessarie azioni e strumenti per tutelare la biodiversità genetica della Lombardia, sostenendo prima di tutto quelle realtà imprenditoriali agricole che stanno, con impegno e difficoltà, sostenendo e sviluppando percorsi per conservare queste razze in via di estinzione che sono di estrema importanza per tutto il settore zootecnico lombardo”
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