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Per Renzi son bestie ma…

Leghisti brutti, cattivi e anche ignoranti? Mica tanto, Certo, abbiamo il senso della misura, i nostri panni non trasudano presunzione, nessuno pretende di competere con un genio come il prof. Renzi Matteo, unto del Signore, quindi esentato dalla tenzone elettorale, roba da plebaglia.

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Per Renzi son bestie ma...Tuttavia abbiamo l’ardire di rammentare le parole di Prezzolini: la fortuna dei furbi si fonda sull’abbondanza degli sciocchi. E di condividere a nostro beneficio l’affermazione di Metternick: “Inutile chiudere le porte alle idee. Esse entrano dalla finestra”. Immaginiamo lo stupore del fenomeno di cui sopra, ma a costo di traumatizzarlo, procediamo. Legga e rilegga (repetita juvant): “Se la pressione tributaria diventa eccessiva, gli effetti non possono che essere disastrosi, dal momento che si restringe il consumo, si assottiglia il risparmio, si scoraggia la produzione, si stimola l’emigrazione dei capitali immobiliari e si incrementa l’evasione.” Firmato Claudio Borghi o Matteo Salvini? No, Luigi Einaudi. Il nostro barcolla, ma non molla? Allora insistiamo con questo passaggio di una lettera di Corbino a De Gasperi: “Se il paese si deve rovinare per le esigenze dei partiti di sinistra, si rovini, ma che si assumano la responsabilità delle conseguenze del loro atteggiamento.” E de Gasperi, coerente, rifiutò la direzione del Ministero del Tesoro. Fine del combattimento per Ko tecnico.

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Servirebbe un arbitro imparziale, esemplare unico sempre più raro in questo paese.Pertanto il fenomeno procederà nel suo percorso, incurante di tutto e di tutti, ivi comprese dell’aria che tira e delel nubi sempre più nere che si profilano all’orizzonte. Peggio per lui e per la sua raffazzonata e policroma congrega. In proposito leggetevi Alberto Alberoni: “Il cattivo leader sceglie i suoi collaboratori solo tra coloro che gli hanno fatto e gli fanno dei favori, non si occupa molto della loro onestà e correttezza.L’importate è che facciano ciò che gli serve”. Appunto. Quando Alberoni firmò questi concetti, Renzi era ancora poco più che un boy scout arrampicatore, ma oggi gli si adattano alla perfezione. (Fonte foto: commons.wikipedia utente Nick.mon)

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Nota della redazione
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Leo Siegel

Nato a Torino, mi sono trasferito con la famiglia a Milano dove ho studiato all'Istituto Gonzaga ed al Liceo Classico Carducci. Conosco Milano e mi batto per risolvere i suoi problemi dal lontano 1975, quando venni eletto in Consiglio Comunale con quasi 3700 preferenze. A Palazzo Marino ho fatto parte delle Commissioni Ambiente e Territorio, Servizi Sociali, Sicurezza, Sport e Tempo libero.Sono stato collaboratore di prestigiose testate nazionali ed internazionali, autore di libri, addetto stampa della Federazione Italiana Sport Ghiaccio, fondatore e direttore della rivista Top Hockey, attualmente sono conduttore di Radio Padania Libera e Tele Padania, nonchè firma del settimanale "Il Federalismo".Nel 1980 mi sono classificato al primo posto al Corso Allenatori Professionisti di calcio a Coverciano. Sono stato Presidente della Lega Hockey Europea, e riconfermato per la quarta volta Presidente della Lega Italiana Hockey. Sono inoltre Presidente del Comitato Organizzatore degli Euro Roller Games di Monza e Cassano d'Adda.

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