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A Marcallo con Casone si parla di pericolo Islam, nell’attesa dell’indipendenza

A Marcallo con Casone si parla di pericolo Islamico, nell'attesa dell'indipendenzaNella serata di venerdì 7 novembre , nella sala Cattaneo di Marcallo con Casone si è tenuto un convegno che ha visto il prof Diego Zoia della fondazione Cajetanus e il prof Julio Loredo che ha come fulcro il pericolo islamico nella nostra società. Il convegno inizia con una chiara indicazione di quello che saranno gli argomenti. “Non esiste un Islam moderato. Al massimo esistono alcuni islamici con cui si può parlare”

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Dopo l’introduzione di Diego Zoia, il professore ha raccontato la storia dell’islamismo nato quasi per caso. Maometto. che è vissuto ben 600 anni dopo la nascita di Cristo, si trovò a capo di alcuni clan e decise di lanciare una sua lotta nei confronti delle tribù arabe già convertite al cristianesimo. Un capo politico, quindi, che usa la religione come scusa, come se ne sono visti tanti. Alla fine, la ricetta di Maometto era semplice ed efficace: una legge, un capo, la politica e la spinta di espandersi il più possibile con qualsiasi mezzo.

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“Ai tempi prima di Maometto Roma, nel mondo cristiano, era periferia” dice il professore. “Il nord Africa era cosparso di eremi ed era il vero centro della cristianità. Di fatto nella sua prima evoluzione l’islam è diventato un’arma strategica per l’espansione del potere di Maometto e della sua città.” Continua il professore mentre procede nell’esame storico dell’islam, fino ad arrivare al concetto di califfato, che nel nostro modo di pensare può essere inteso come dittatore, capo assoluto. Tra le curiosità raccontate dal professore, si fa notare che la prima sconfitta dei maomettani è stata fatta ad opera dei mongoli. Intorno al 700 gli arabi invasro la Spagna, inserendosi nelle battaglie di una lunga guerra fra popoli spagnoli. “Gli spagnoli erano così pochi che stavano tutti in una caverna” giustifica l’invasione velocissima della penisola iberica da parte degli arabi. Parlare della storia della penisola iberica ad una riunione organizzata dalla Lega Nord a pochi giorni dal referendum per l’indipendenza della Catalogna da un senso di speranza e di aspettativa, rappresentata dalla bandiera della Lombardia appesa alla  volta del salone, anche se l’argomento del convegno non riguarda direttamente l’indipendentismo. In bella vista lo striscione dedicato a Marco D’Aviano che è stato portato trionfalmente anche alla manifestazione contro l’invasione lo scorso ottobre a Milano.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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