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Sergio Garavaglia: meglio l’Est Ticino della città metropolitana

Un’ interessante serata sulla città metropolitana si è volta a  Corbetta, in sala  Grassi, la sera del 29 agosto. Hanno partecipato  un gruppo di circa una cinquantina di amministratori pubblici, fra sindaci, assessori e consiglieri comunali.

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L’ organizzatore è il consigliere comunale di Ossona Sergio Garavaglia. Il tema: la città metropolitana di Milano, che sostituirà la provincia, e le elezioni del nuovo consiglio che avverranno a fine settembre. Avevamo già parlato del progetto di questa conferenza fra amministratori ad inizio di luglio, quando è stata organizzata.
Sono state tre ore di intenso confronto che hanno messo sul tavolo una serie di temi davvero interessanti e meritevoli di essere trattati uno ad uno, con particolare attenzione ad ognuno degli interventi espressi dai partecipanti. Si è trattato di problemi da cui chi vuole occuparsi di politica e di amministrazione pubblica non può prescindere.

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Partendo dal punto in cui tutti i partecipanti sembrano essersi trovati d’accordo, cioè che sostituire la provincia di Milano con la città metropolitana, un agglomerato che ha per sindaco il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia , è una cosa indecente, la discussione si è svolta con tranquillità. L’idea di fondo è l’organizzazione di tavoli di lavoro e di collegamento fra i vari consiglieri comunali, in modo da confrontarsi, tema per tema, sugli interessi del territorio e far valere perlomeno quel poco di peso che verrà dato ai piccoli comuni.

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E’ stata compresa l’impossibilità, per i piccoli Comuni del Ticino (altomilanese, per chi ancora non ha compreso l’estensione territoriale del nostro territorio), di contare qualcosa all’interno della città metropolitana, così come succedeva all’interno della provincia di Milano. Nello stesso modo è stata anche compresa la difficoltà per le liste civiche, che hanno espresso dei sindaci e della maggioranze,  di rapportarsi con le istituzioni, a causa di un mancato contatto privato con i politici delle istituzioni maggiori.

Poi  sono state lanciate alcune proposte. Una parte dei consiglieri sembrava più predisposta a non andare a votare, specialmente dopo l’intervento dell‘assessore provinciale Marzullo, che ha schematicamente dichiarato che i giochi per il consiglio della provincia di Milano sono già fatti e i nomi delle persone che  dovranno essere elette già decisi dai partiti maggiori, dando anche delle percentuali piuttosto verosimili.

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Nelle parole dell’Assessore Marzullo si sentiva la volontà chiara di voler togliere a Sergio Garavaglia qualsiasi velleità di provare a sconvolgere degli equilibri già stabiliti, provando a  fare un’ulteriore lista per le elezioni dei consiglieri della città metropolitana.  Il suo intervento è poi continuato e ha parlato dei suoi progetti come prossimo probabile collaboratore di  Pisapia (e quindi eletto nella città metropolitana) con cui, ha dichiarato, è già in sintonia per un progetto di riunione delle camere di commercio e della agenzie afol ( i vecchi centri per l’impiego).

Trovandosi davanti una platea di consiglieri comunali e sindaci per lo più provenienti da dalle liste civiche, questo discorso sembra aver avuto l’effetto di portare i presenti a considerare inutile andare a votare per qualcosa di già predefinito, e ha dato la sensazione di essere dei burattini cui qualcuno pensa di tirare i fili, senza neppure chieder il permesso. Marzullo ha anche accennato, con un nota ironica, ad una proposta di secessione da parte dell’est Ticino, che potrebbe chiedere l’annessione all’Area Amministrativa  Vasta dell’ex provincia di Varese.

In realtà le intenzioni di Sergio Garavaglia erano ben diverse e le ha chiarite immediatamente: ha, infatti, detto all’assessore Marzullo che non ha nessuna intenzione di fare liste ulteriori, ma che l‘est Ticino ha bisogno di contare e che non è escluso che si possa pensare al progetto di staccare il nostro terriotorio dalla città metropolitana di Milano per creare una nuova provincia: quella dell’Est Ticino. Fra i consiglieri presenti si è notato un  interesse alla proposta, che probabilmente sarà approfondito nelle prossime settimane.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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