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Magenta: non sono profughi, ma clandestini arrivati con i barconi

Magenta: arrivano 100 clandestini ospitati dalla Caritas nel vecchio pensionato per i poveri, chiuso da tempo per motivi economici e la gente ovviamente si indigna con la Chiesa.

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L’indignazione si è espressa soprattutto su Facebook in alcuni gruppi trasversali, senza coloriture politiche e senza che nessuno partito o movimento politico la cavalchi. Non è bastato, questa volta, cambiare la parola e usare, invece di clandestini arrivati con i barconi, la parola profughi. Non è bastato parlare di emergenza e di una situazione straordinaria in cui non si sapeva dove mettere queste persone. Magenta non ci sta.

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cambiamenti. Social journalism

Si sono arrabbiati e lo hanno detto. Sembra esserci in atto una vera e propria rivoluzione anche nei Comuni che confinano con Magenta: la gente non è più disposta ad accettare condimenti buonisti e situazioni profondamente ingiuste. La motivazione della reazione negativa dei magentini è soprattutto nella poca sensibilità utilizzata da chi ha deciso di portare i 100 clandestini a Magenta. Il numero degli sfratti esecutivi a carico di famiglie normali nell’ultimo anno è aumentato in modo esponenziale e guardando la pagina delle aste giudiziarie delle case private i cui proprietari non sono riusciti a pagare il mutuo, sembra di vedere un bollettino della crisi greca.

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Non c’è paese del magentino che non abbia numerosi casi di sfratto

Nessuna o quasi delle famiglie sfrattate ha avuto la casa popolare che gli spetta di diritto. Al fondo per la solidarietà dell’arcivescovato accedono in pochissimi che non siano ex clandestini o clandestini, e si tratta comunque di poche migliaia di euro che non bastano certamente per più di poche settimane.
La zona di Magenta e dell’Alto milanese è un’area economicamente depressa per la mancanza di lavoro e abitata da 500mila persone. Le famiglie, ma anche, e soprattutto, gli anziani e i single, finiscono a dormire in macchina e a essere ospitati a turno dai parenti e dagli amici ( i più fortunati).

C’era una casa, un pensionato, che avrebbe dato respiro a questa gente fornendo un letto e un pasto caldo a molti che sono disperati e magentini e la Caritas l’ha riempita di nuovi arrivati, dopo averla tenuta chiusa per tanto tempo, invece di utilizzarla per dare sollievo alla famiglie di Magenta.

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50mila euro a persona

In questa situazione i servizi sociali dei Comuni evitano completamente di prendersi responsabilità: ogni famiglia sfrattata e che rimane senza casa se si rivolge al Comune costa 50mila euro all’anno a persona. Allora, invece di cercare e trovare soluzioni, preferiscono scoraggiare la gente a rivolgersi ai servizi sociali dei Comuni.

Non c’è famiglia a Magenta e nei comuni limitrofi che non si faccia domande su come fare ad arrivare alla fine del mese e non c’è nessuno che li aiuti e li sostenga senza farli sentire degli approfittatori.
C’è chi si chiede perché la gente è arrabbiata per i clandestini arrivati a Magenta e mantenuti dalla Caritas e chiama razzisti i magentini. Bisognerebbe invece stupirsi del fatto che Magenta non si è ancora ribellata sul serio al modo in cui è presa a pesci in faccia in questo modo.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

Un pensiero su “Magenta: non sono profughi, ma clandestini arrivati con i barconi

  • Fonti???? Hai bisogno di fonti? Prova a fare un giro per strada e li incontri:
    l’unica fonte che hanno quelle personeè poter bere alle casette dell’acqua… svegliati
    Se uoi però puoi venire con me, venedì mattina. Vado ad accompagnare una signora di 50 anni, invalida e disoccupata, a parlare con l’assistente sociale perchè sono due anni che sta vivendo ospitata a turno dai parenti, da quando la banca le ha venduto la casa.

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