Lega Nord, non sono mai stata espulsa (Ilaria Maria Preti)
“Attenzione! Vi annuncio una grande novità. Sono una leghista DOC e non sono mai stata espulsa dalla Lega Nord, Movimento senza il quale, oltretutto, non saprei stare!” Adesso, però, non rispondetemi “Embeh?” anche se non ve ne importa nulla.
E’ una notizia di vitale importanza
La questione è stata considerata come se fosse di vitale importanza, nostro malgrado, cioè mio e di chi legge. Ne parlano tutti i giornali da settimane; persino il Giorno ha dedicato ben due articoli alla mia presunta espulsione dalla Lega Nord. All’appello mancano solo il Corriere della Sera e, magari, l’Indipendent. Ci sono state persino delle interviste ai politici non leghisti per dei commenti sul giallo della mia espulsione che quindi è diventato un fatto fondamentale per la vita politica dell’Altomilanese. Non che mi lamenti, sia chiaro. Mi sono ritrovata improvvisamente famosa, quasi come se la mia appartenenza alla Lega nord fosse fondamentale per il Movimento, e direi una bugia se non ammettessi di esserne un po’ lusingata.
Grande soddisfazione
Eppoi ho trovato una vera e grandissima soddisfazione nell’avere la possibilità di querelare un giornale e un direttore per diffamazione perché ha scritto che sono una ex lega e non è vero. Vedetela dal mio punto di vista: equiparare il non essere della Lega Nord ad un insulto e aver la certezza di veder condannare qualcuno per avermelo detto, è una soddisfazione enorme. Questo non è l’annuncio di una querela, sia chiaro. Il mio spirito rivoluzionario mi spinge ad usare poco questi sistemi. Però per 90 giorni avrò quest’arma e mi crogiolerò nella bella sensazione che, se mi girano ulteriormente le scatole, potrò denunciare l’Altomilanese per avermi dato dell’ex leghista.
Prendete questo post con allegria e ironia
Spero, infatti, che si colga l’umorismo e l’ironia con cui scrivo perchè, ve lo assicuro, sto ridacchiando e vorrei condividere questa allegria con voi. Ne avevo già parlato qualche settimana fa nell’articolo Ossona, Altomilanese confonde liberty con fantasy, prendendola con delicatezza e alla larga. C’è però l’ultimo articolo firmato dalla redazione di Settegiorni (in pratica la figura che si trova un gradino più sotto del direttore di testata) mi ha davvero lasciato senza parole.
E se resto senza parola per la sorpresa, mi metto a scrivere tanto, ma proprio tanto, per recuperare. Nel suo articolo la Giornalista Cristina Garavaglia su Settegiorni di questa settimana pubblica il comunicato stampa del Segretario provinciale della Lega Nord Andrea Bartolini, che detiene la carica superiore da cui dipendo direttamente come socio militante della Lega Nord. Il comunicato stampa è ufficiale, firmato e dice:
La smentita della mia espulsione da parte di Andrea Bartolini, segretario provinciale Lega Nord
“ Nei confronti di Ilaria Preti non esiste alcun provvedimento di espulsione. La stessa continua a militare a pieno titolo e senza alcuna limitazione” e poi continua “nel caso in cui, in futuro, venissero presi dei provvedimenti nei confronti dei componenti (della sezione di Ossona e Casorezzo), sarà solo la segreteria provinciale ad avere l’ufficialità di diramarli.” Il comunicato ufficiale del segretario della Lega Nord, pubblicato dalla redazione, continua dicendo che la fonte “gola profonda” della notizia pubblicata e rimpallata sui giornali “non solo non ha riportato il vero ma potrebbe essere sottoposto a conseguenze disciplinari previste dai regolamenti della lega Nord”.
Orgogliosa
Mi sono sentita onorata da questo comunicato stampa da parte del segretario provinciale e anche orgogliosa della Lega Nord: solo 4 mesi fa io e Andrea Bartolini eravamo avversari nella corsa alla segreteria provinciale e ora come succede solo nei Movimenti politicamente e moralmente sani, ci si sostiene e difende quando si è sotto attacco, facendo sempre squadra. Non so se chi non conosce la politica riesce a capire perché questo comunicato stampa mi commuova e non so se riuscirà a capire il mio moto d’orgoglio per la Lega Nord, ma se guardate gli altri partiti, in cui si scannano come in un macello e se ne fanno a vicenda di tutti i colori, forse si può capire il mio punto di vista e comprendere perché, quando si parla di Lega Nord, divento come un’adolescente alla sua prima cotta.
La risposta della redazione di Settegiorni (che non è la Giornalista Garavaglia)
Avete mai visto la Redazione di un giornale che si incaponisce a negare il contenuto di un comunicato stampa ufficiale? Io quando ho letto la risposta della redazione di Settegiorni sono rimasta davvero a bocca aperta. Ho pensato che la caporedattrice, o il direttore, fossero impazziti. Da una parte li capisco: hanno fatto un tale ruzzolone, lo scorso 25 ottobre, che forse continuare a sostenere come vera una notizia ora smentita è l’unica arma di difesa che è rimasta loro. Eppure bastavano delle scuse e il pubblicare una locandina riparatoria, dicendo che non era vero che ero stata espulsa.
Se non vi siete annoiati finora, meritate di saper tutto
Si vede, però, che la redazione di Settegiorni ha delle ragioni, per comportarsi così, che sono probabilmente più personali: val la pena, per me blogger, leghista e vittima dell’attacco personale dai giornali, di ragionarci su.
Se siete riusciti a leggere fino a qui senza annoiarvi vuol dire che la cosa vi interessa davvero e meritate di sapere il resto.
La redazione di Settegiorni scrive questa frase: “Nell’articolo pubblicato venerdì 25 ottobre si diceva che sul tavolo del segretario federale è arrivata la proposta del direttivo provinciale” . Questa frase sembra scritta dalla redazione di Settegiorni per difendersi. Faccio notare che la locandina esposta in paese diceva che ero stata cacciata, ma andiamo avanti.
Lo statuto della Lega Nord
Settegiorni continua con un inciso: ” (come prevede la prassi, in quanto Preti è iscritta alla Lega Nord da oltre 10 anni)“. Ecco qui mi fermo nuovamente perchè queste parole fanno capire come la famosa “fonte” che ha passato ai giornali certe balordaggini non è un leghista e, tanto meno, un militante della Lega Nord.
Io sono iscritta alla Lega Nord da 23 anni (la mia prima tessera è del 1990) di cui 14 anni come militante, cioè attivista, la prassi per le espulsioni dei soci vecchi come me non prevede affatto che la proposta vada nelle mani del segretario federale. Lo sanno tutti i militanti e per verificarlo basta leggere lo statuto della Lega Nord.
La vera prassi delle espulsioni
L’articolo 52 dice “quando riguarda SOM con un’anzianità di militanza superiore o uguale a 10 (dieci) anni consecutivi, … , la richiesta di espulsione dovrà essere inviata al Consiglio Nazionale che provvederà a trasmetterla al Comitato di Disciplina e Garanzia. L’Organo giudicante procederà all’accertamento dei fatti ed all’eventuale audizione del Socio deferito.”
La prassi è, quindi, che il Consiglio Nazionale della Lega Lombarda, di cui è segretario l’on. Matteo Salvini, riceva una segnalazione, e la passi al Comitato di Disciplina e Garanzia, di cui fanno parte il presidente Umberto Bossi e il segretario federale Roberto Maroni, 6 componenti nominati dal Consiglio Federale e il segretario della Nazione Lombarda Matteo Salvini. Sempre la prassi prevede anche che, di fronte ad un verdetto a proprio sfavore, si possa fare ricorso al Consiglio Federale. Le motivazioni per cui un militante anziano come me può essere espulso sono scritte nell’art. 53. Le cause di espulsione sono 2 e sono certa di non aver commesso nessuna delle due.
La cosa più bella capitatami nella Lega Nord
Rileggendo gli articoli dello Statuto della Lega nord per scrivere questo lunghissimo post, mi sono accorta di una cosa carinissima che mi ha stampato sul viso un sorrisone da circa una ventina di minuti e che non accenna ad andarsene.
Se fosse vero che il direttivo provinciale della Lega nord del Ticino mi avesse deferito al Comitato di Disciplina e Garanzia, avrò Umberto Bossi, Roberto Maroni e Matteo Salvini che si riuniranno per discutere il mio curriculum da leghista. Quindi sarò chiamata a spiegare cosa è successo.
Mettetevi nei miei panni un’altra volta per capire la mia emozione: se fosse vero avrò a mia disposizione, insieme e per un’oretta circa, i tre uomini che ho ammirato di più negli ultimi 25 anni, dopo mio marito ovviamente, a cui fare un ampio discorso su ciò che ho fatto, visto, detto e progettato. Quasi quasi spero che sia vero e che mi sia data questa possibilità. Per ora, ogni tanto, ho queste visioni di Bossi, Maroni e Salvini che discutono animatamente per me. Perdonatemi, ho 50 anni e sono una persona seria, posata e professionale. Altre donne serie gioiscono pensando a George Clooney, altre giocano a tombola, io, invece, ho questa debolezza segreta (mica tanto) per i leghisti e per la Lega Nord.
Il direttivo provinciale
In realtà, io non posso sapere cosa sia successo al direttivo provinciale, perchè le riunioni del direttivo provinciale della Lega Nord sono giustamente riservate e le decisioni prese in quella sede non possono essere divulgate se non su decisione del segretario provinciale, e nel comunicato stampa Andrea Bartolini ha già detto cosa pensa. Fa fede la sua parola, anche perché chiunque mandasse dei verbali del direttivo o facesse trapelare delle notizie su altri leghisti, si troverebbe nella condizione di essere davvero il protagonista di un procedimento disciplinare per aver leso la dignità di un altro membro della Lega Nord. Poi, se chi si comporta così ha meno di 10 anni di militanza continuata o, peggio ancora, avesse solo una tessera sos, avrebbe dei seri problemi. Non vorrei essere nei suoi panni.
Ritornando alla risposta della Redazione di Settegiorni
Leggo e rileggo le frasi della Redazione di Settegiorni e cerco di indovinare chi diamine è. Certamente è qualcuno che non mi vuole bene, e questo è facile da capire vista la veemenza che mette nel pretendere la mia cacciata dalla Lega Nord. Infatti la Redazione scrive: “Proposta (dell’espulsione) che, come confermatoci da due nostre fonti, è stata votata da tutti i membri del direttivo tranne uno. Spiace dunque constatare che il segretario provinciale non ricordi,o faccia finta di non ricordare, neanche ciò che viene approvato, di cui esiste pure un verbale. Se poi il federale non accoglierà la richiesta di espulsione è un altro discorso, ma il direttivo provinciale si è espresso chiaramente e vuole che Preti sia cacciata dal partito.
Le fonti…
Ora, dopo che vi ho spiegato tutto ciò, non siete anche voi senza parole? Le due fonti sono facilmente individuabili. Una è sicuramente Altomilanese e il suo direttore Ersilio Mattioni e l’altra sicuramente un non leghista e scommetterei che è componente del direttivo di qualche formazione di estrema destra o fascista o comunque molto ma molto centralista e nazionalista. Il perchè non è difficile da capire: innanzi tutto crede che il Consiglio nazionale si riferisca all’italia, mentre per un leghista lombardo la Lombardia è una Nazione e quindi il Consiglio Nazionale è quello della Lega Lombarda. Poi chiama “federale” ( forse crede che Mussolini non sia morto, ma sia su un’isola con Marilyn Monroe e Elvis Preasly) il Consiglio federale della Lega Nord, che è quello cui partecipano i segretari Lega Nord di tutte le Nazioni della Padania.
Ora il mio dubbio è pesante: vuoi vedere che il direttivo provinciale che ha votato la mia espulsione dalla Lega Nord è quello di Fratelli d’italia, o di Forza Nuova, oppure quello del Partito Democratico? In questo caso sono curiosissima di sapere chi è che ha votato contro la mia espulsione.
Il direttivo provinciale della Lega Nord (torno seria)
Di una cosa sono sicura. I componenti del direttivo provinciale della Lega Nord, quello vero, sono tutte persone intelligenti. Si sono prese l’impegno di far funzionare il Movimento e di rispettare il nostro Statuto. Non voterebbero mai una cosa che non ha delle basi e che non sia corredata di prove. Non divulgherebbero mai delle notizie riservate. Anche perché è tutta gente che, come me, ha seriamente una passione per la Lega Nord. Che, come me, tiene molto al giudizio che Presidente federale, Segretario Federale e Segretario Nazionale danno sul loro lavoro. Nessuno di loro si metterebbe nelle condizioni di presentare una richiesta di espulsione che sarebbe sicuramente cestinata, obbligando i nostri tre big più altri 6, ad una riunione inutile. Rischiando, poi, che il proprio nome resti associato per loro ad una perdita di tempo prezioso.
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