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Favolose Narranti: Storie di transessuali di Porpora Marcasciano

Favolose Narranti: Storie di transessuali. Il titolo del libro di Porpora Marcasciano, presidente del MIT (Movimento Identità Transessuale) fondato nel 1988 con sede a Bologna.

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Il libro si apre con una frase “Noi trans siamo migranti in tutti i sensi, migranti di genere e in genere, verso un corpo più nostro, verso un paese più familiare, verso una terra meno ostile”, una frase che vuole sintetizzare non la condizione ma l’esperienza trans.
Il libro è suddiviso in due parti, la prima romanzata ci racconta attraverso gli occhi dei protagonisti la storia di vita di alcune persone trans, Laurella, Lisa, Nicole, Andrea, Jasmine, Katty, Linda, Roberta, Nadia ed  infine Antonello. Nella seconda parte vi sono dei saggi più tecnici ma non meno interessanti.
A me che sono un tipo incapace di stare fermo più di tanto a leggere tecnicismi, questo libro è piaciuto tantissimo, sopratutto la prima parte. La lettura di questo libro mi ha aiutato a iniziare a comprendere una tematica che mi è estranea e misteriosa: quella della transessualità.

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Mi son spesso chiesto cosa può spingere una persona a esporsi così, a “rovinarsi” la vita e sottoporre il proprio corpo allo stress di trattamenti ormonali pesantissimi. Questo libro mi ha aiutato a intuire alcune motivazioni, e sopratutto a vedere in una dimensione più umana e quindi più vicina a me l’esperienza di vita transessuale.

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Le storie sono varie, come quella di Laurella, che si riscopre transesssuale in età adulta, dopo 16 anni di matrimonio, quindi possiamo solo immaginare quanto le sia costato questa “scelta”, quanta sofferenza, il raccontarlo al figlio, il rapporto rovinato con il vicinato transfobo, l’assenza di confronto con altri trans. Ecco quello dell’isolamento sperimentato dalle persone transessuali è uno dei fili conduttori che tracciano tutte le storie del libro, queste persone nascono in una società che non li conosce, non li capisce e sopratutto è diversa completamente da loro.
Le persone trans non si possono nascondere, un uomo gay o una donna lesbica possono non dirlo, un trans no a meno di travestirsi, si perché un uomo  transessuale si traveste quando si veste secondo il genere maschile.  Sapendo  come mi sentirei fuori posto se andassi in giro come donna, posso immaginare come un transessuale si senta fuori posto nei panni di  uomo (o donna). Il libro getta anche uno sguardo sulla storia del transessualismo dal dopoguerra italiano fino ai giorni nostri, le prime esperienze trans, le prime lotte fino alla nascita del MIT e oggi si spera un maggior rispetto per la dignità umana di queste persone; affronta il problema del lavoro sempre precario, difficilissimo da trovare e da mantenere, il ripiego sulla prostituzione, il rapporto con la polizia spesso violenta e intollerante.

Consiglio la lettura di questo libro a tutti gli Ossonesi e non solo, la mia  speranza è che presto le persone transgender possano vivere liberamente tra di noi alla luce del sole, senza problemi di discriminazione. Solo attraverso il rispetto del diritto di tutti alla libertà e autodeterminazione,  possiamo raggiungere una società giusta, una società in cui anche le persone transessuali si realizzano. Ringrazio Porpora Marcasciano per aver scritto questo libro che mi ha permesso di capire qualcosa di più sulla transessualità e mi auguro che presto possa venire in visita per raccontarci con la sua voce la vita e le esigenze delle persone transessuali, magari anche ad Ossona.

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giux

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